ROMA - Dopo il passaggio in Cabina di regia è arrivato il
via libera del Consiglio dei ministri al testo che
introduce nuovi sostegni economici per famiglie e
imprese. Il premier Draghi, insieme ai ministri
competenti, ha illustrato le principali novità in
conferenza stampa.
Il provvedimento "si estende in molte aree: approviamo liberalizzazioni, riforme nel settore delle energie rinnovabili, che ci permettono di accelerare la transizione ecologica, di fare quello scatto negli investimenti nelle rinnovabili, che contribuiranno a renderci più indipendenti dal gas russo. Le misure di oggi affrontano prima di tutto il problema del caro-vita che può frenare la ripresa", ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa. Poi sulla situazione economica attuale ha aggiunto: "Non è una recessione, ma un rallentamento. Già oggi ci sono dei dati che mostrano come a marzo ci siano stati 800 mila occupati in più rispetto a un anno fa. Sono dati positivi. Ci sono segnali di ripresa dell'occupazione a tempo indeterminato". In mattinata il Cdm ha dato il via libera anche al decreto che proroga all'8 luglio il taglio accise sui carburanti. L'intervento viene esteso anche al metano per cui l'accisa va a zero e l'Iva viene ridotta al 5%.
"Queste notizie", relative ai nuovi posti di lavoro, ha detto Draghi, "arrivano in un momento in cui gran parte delle diagnosi economiche sono più pessimistiche, le previsioni di tutti gli istituti internazionali mostrano un rallentamento, si parla di pericolo recessione, e d'altronde i rischi che osserviamo derivanti dall'inflazione, dalla guerra, dalle sanzioni, non possono far pensare a un quadro positivo. Ma è importante registrare dati molto positivi e inattesi in questo quadro. Il punto di fondo è che, positivi o negativi, l'impegno del governo nel sostenere, l'economia, le famiglie, le imprese, non diminuisce, resta intenso, determinato, deciso. Questo è il senso di questo governo". "Il governo - ha aggiunto - resta pronto a tutti gli interventi che dovessero essere necessari in caso di peggioramento della congiuntura".
"I provvedimenti di oggi valgono 14 miliardi - ha detto Draghi - che si aggiungono ai 15,5 dei provvedimenti precedenti, siamo a un totale di circa 30 miliardi già spesi, due punti percentuali del prodotto interno lordo, e vorrei notare che lo abbiamo fatto senza ricorrere a scostamenti di bilancio: questo dimostra che non sono tanto gli strumenti che contano ma le risposte alle necessità , le esigenze".
Il provvedimento "si estende in molte aree: approviamo liberalizzazioni, riforme nel settore delle energie rinnovabili, che ci permettono di accelerare la transizione ecologica, di fare quello scatto negli investimenti nelle rinnovabili, che contribuiranno a renderci più indipendenti dal gas russo. Le misure di oggi affrontano prima di tutto il problema del caro-vita che può frenare la ripresa", ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa. Poi sulla situazione economica attuale ha aggiunto: "Non è una recessione, ma un rallentamento. Già oggi ci sono dei dati che mostrano come a marzo ci siano stati 800 mila occupati in più rispetto a un anno fa. Sono dati positivi. Ci sono segnali di ripresa dell'occupazione a tempo indeterminato". In mattinata il Cdm ha dato il via libera anche al decreto che proroga all'8 luglio il taglio accise sui carburanti. L'intervento viene esteso anche al metano per cui l'accisa va a zero e l'Iva viene ridotta al 5%.
"Queste notizie", relative ai nuovi posti di lavoro, ha detto Draghi, "arrivano in un momento in cui gran parte delle diagnosi economiche sono più pessimistiche, le previsioni di tutti gli istituti internazionali mostrano un rallentamento, si parla di pericolo recessione, e d'altronde i rischi che osserviamo derivanti dall'inflazione, dalla guerra, dalle sanzioni, non possono far pensare a un quadro positivo. Ma è importante registrare dati molto positivi e inattesi in questo quadro. Il punto di fondo è che, positivi o negativi, l'impegno del governo nel sostenere, l'economia, le famiglie, le imprese, non diminuisce, resta intenso, determinato, deciso. Questo è il senso di questo governo". "Il governo - ha aggiunto - resta pronto a tutti gli interventi che dovessero essere necessari in caso di peggioramento della congiuntura".
"I provvedimenti di oggi valgono 14 miliardi - ha detto Draghi - che si aggiungono ai 15,5 dei provvedimenti precedenti, siamo a un totale di circa 30 miliardi già spesi, due punti percentuali del prodotto interno lordo, e vorrei notare che lo abbiamo fatto senza ricorrere a scostamenti di bilancio: questo dimostra che non sono tanto gli strumenti che contano ma le risposte alle necessità , le esigenze".