Ex Inam Lecce: Pagliaro (Puglia Domani) denuncia operatività di un solo sportello, code e caos


BARI - “Un girone dell’inferno. Questo è l’ufficio dell’ex Inam di Lecce, a cui fa capo l’intero distretto sociosanitario del capoluogo, con un bacino d’utenza di oltre 200mila persone, senza contare gli extracomunitari. È qui che bisogna rivolgersi per le pratiche di esenzione ticket, per la scelta o la revoca del medico di famiglia, e per il rilascio della tessera sanitaria". Così in una nota il capogruppo La Puglia Domani Paolo Pagliaro.

"Tre sportelli - prosegue la nota -, di cui solo uno operativo al momento, ed una fila chilometrica per operazioni che richiederebbero al massimo cinque minuti. Il risultato è una vera bolgia: l’ho constatato questa mattina, andando di persona nell’ufficio in viale don Minzoni, letteralmente assediato da gente costretta ad attese estenuanti, se non a tornare nei giorni successivi per esaurimento delle prenotazioni disponibili allo sportello.
Già a luglio scorso denunciai questo disservizio, e presentai una mozione per impegnare la Giunta regionale a potenziare il personale dell’Ufficio Anagrafe Assistiti di Lecce. All’epoca eravamo in estate e, per carenza di personale dovuta alle ferie e alla mancata sostituzione dei dipendenti in quiescenza, era attivo un solo sportello che non consentiva di smaltire tutte le richieste. Nulla è cambiato: a fronte di un’affluenza di centinaia di persone al giorno, la ridotta operatività dell’ufficio determina una situazione grave ed intollerabile soprattutto per le persone più anziane e fragili.
Ora la situazione è aggravata dal fatto che, scadute le esenzioni ticket per reddito il 31 marzo scorso, tutti coloro che ne hanno bisogno – per lo più pensionati e disoccupati – si riversano nell’ufficio ex Inam.
Sollecito la Asl di Lecce - conclude - a provvedere subito a reclutare il personale necessario e a sostituire quello prossimo alla pensione, e invito il direttore amministrativo, l’assessore alla salute ed il presidente della Giunta a venire a fare un’ispezione con noi per rendersi conto del disagio insostenibile a cui sono costretti gli utenti, molti dei quali anziani e malati”.

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