NICOLA ZUCCARO - Zolder, sabato 8 maggio 1982. Mancano 8 minuti al termine della sessione delle prove che definiranno la griglia di partenza del Gran Premio del Belgio quando, dopo un primo giro veloce, Gilles Villeneuve rientra in pista e decide di effettuare un altro tentativo per risalire dall'ottava posizione in prima fila. Dopo alcune curve, nell'affrontare la chicane alle spalle dei box e successivamente la discesa che immette alla la curva del bosco, la sua Ferrari si avvicina alla March di Jochen Mass.
A questo punto, Villeneuve decide di superare all'esterno il suo ex compagno di squadra alla Mc Laren, ma nello stesso momento Mass di sposta nella medesima direzione. Non pensava infatti di dare strada, liberando l'interno della traiettoria. A causa di questa incomprensione la Rossa n.27 tocca la ruota posteriore della March e decolla. Non appena la macchina ritocca a terra, inizia a girare su stessa e provoca lo sbalzo del pilota.
Villeneuve sbatte contro un palo che sostiene le reti di protezione e cade a terra, molti metri dopo. I soccorsi sono molto rapidi e si tenta di rianimare il ferrarista sul posto. Viene poi trasportato all'infermeria del circuito e, successivamente, alla clinica di Lovanio. I medici constatano delle lesioni alla vertebra cervicale e dicono che, in caso di sopravvivenza, la paralisi è molto probabile.
La moglie decide così di dare il consenso per staccare la spina collegata alle macchine che lo tenevano in vita e il pilota muore, così, poco dopo le 21.12. La Ferrari perderà il suo quinto conduttore di F1, capace di regalare emozioni e spettacolo alla massima specialità dell'automobilismo mondiale.