BARI - “La data di oggi, in cui celebriamo la giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, non deve essere solo simbolica: ci deve ricordare quanto ancora dobbiamo fare contro ogni discriminazione e per promuovere l’accoglienza, l’inclusione sociale e l’empowerment delle persone LGBTI. In questa direzione vanno sia le azioni contenute nell’Agenda di genere, che quelle del Piano Regionale delle Politiche sociali". Così in una nota l’assessora regionale al Welfare Rosa Barone.
"L’obiettivo - prosegue Barone - è realizzare attività per prevenire episodi di odio o di discriminazione, agendo sul cambiamento culturale. In particolare, in via sperimentale, è prevista l’ implementazione di tre Centri Arcobaleno a copertura dell’intero territorio regionale, in grado di garantire attività di informazione e comunicazione sui servizi offerti; l’orientamento al lavoro con corsi di formazione, consulenza e orientamento per l’inserimento lavorativo; l’orientamento all’autonomia abitativa e progetti per realizzare forme di cohousing sociale; interventi in materia socio-assistenziale, consulenza e sostegno in favore delle persone LGBTI e delle loro famiglie, nonché percorsi di formazione rivolti agli operatori del settore; la promozione di eventi socio-culturali che diffondano la cultura della non violenza e attività di formazione per il personale scolastico in materia di contrasto agli stereotipi di genere e di prevenzione del bullismo motivato dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Dobbiamo lavorare per una società aperta, partendo dalle giovani generazioni, continuando il percorso già intrapreso in questi anni: siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare e come istituzioni a tutti i livelli stiamo lavorando", conclude Barone.
"L’obiettivo - prosegue Barone - è realizzare attività per prevenire episodi di odio o di discriminazione, agendo sul cambiamento culturale. In particolare, in via sperimentale, è prevista l’ implementazione di tre Centri Arcobaleno a copertura dell’intero territorio regionale, in grado di garantire attività di informazione e comunicazione sui servizi offerti; l’orientamento al lavoro con corsi di formazione, consulenza e orientamento per l’inserimento lavorativo; l’orientamento all’autonomia abitativa e progetti per realizzare forme di cohousing sociale; interventi in materia socio-assistenziale, consulenza e sostegno in favore delle persone LGBTI e delle loro famiglie, nonché percorsi di formazione rivolti agli operatori del settore; la promozione di eventi socio-culturali che diffondano la cultura della non violenza e attività di formazione per il personale scolastico in materia di contrasto agli stereotipi di genere e di prevenzione del bullismo motivato dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Dobbiamo lavorare per una società aperta, partendo dalle giovani generazioni, continuando il percorso già intrapreso in questi anni: siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare e come istituzioni a tutti i livelli stiamo lavorando", conclude Barone.
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