BARI - Chi può permettersi di essere visibile oggi come persona gay, lesbica, bisessuale o trans? Solo chi non ha ragione di temere discriminazioni a scuola e sul lavoro, in famiglia, nella vita di tutti i giorni. In particolare, le discriminazioni sul lavoro frustrano la reale possibilità di autodeterminarsi di ognunə; molte famiglie, anziché essere delle reti di supporto, costituiscono un vero ostacolo; e le scuole in grado di assicurare il rispetto dell’identità di genere semplicemente non esistono. Le realtà che forniscono protezione e inclusione, in assenza degli strumenti di legge, sono solo quelle in cui si verifica un aleatorio incrocio di condizioni favorevoli e sensibilità personali.
"Questa sarebbe potuta essere la prima giornata nazionale contro l’omolesbobitransfobia, ma il ddl Zan (che l'avrebbe istituita, ndr), che sarebbe stato solo una piccola conquista dopo 30 anni di lotte, non è mai stato approvato. Anzi, è stato proprio per via del riferimento alle scuole e alla possibilità che gli/le insegnanti condividessero una riflessione contro le discriminazioni ogni 17 maggio, che si è consumato un dibattito surreale sull’ideologia gender. Il quale avrebbe poi portato all’affossamento della stessa proposta di legge" commentano i portavoce del Bari Pride Leoluca Armigero e Asia Iurlo.
Noi oggi come Bari Pride, nel 2022, rivendichiamo esattamente quello che rivendicavamo nel 2003. Sono passati quasi 20 anni dal primo pride in questa città, ma cosa è cambiato realmente? Una legge debole sulle unioni civili ci ha lasciatə sprovvistə delle tutele, dei servizi e degli strumenti necessari ad uscire da quella marginalità sociale che è determinata dall’assenza di diritti civili quanto dalla continua messa alla prova dei diritti sociali acquisiti. Non vogliamo essere quella parte d’Italia da cui andar via per essere noi stessi, non vogliamo essere solo il posto ideale in cui andare in vacanza o ambientare un evento glamour. Noi qui ci viviamo tutto l’anno e vogliamo che la Puglia getti nel mare il patriarcato che intrappola le nostre esistenze.
Per questi motivi, abbiamo scelto la sera del 17 maggio di darci appuntamento con tuttə coloro che vorranno vivere questa giornata insieme, per essere visibili, per condividere le nostre storie e per costruire un percorso verso la marcia Pride del 2 luglio collettivo e inclusivo. Saremo presenti dalle 19:30 al Molo San Nicola, proprio sotto la bandiera rainbow. Condivideremo alcuni punti programmatici del percorso Pride e assisteremo alle performance canore dei cori lgbtqi pugliesi DoReMixed e Ricchitoni.
Contro lo sfruttamento del territorio e dei lavoratori, la nostra scelta quest’anno è stata quella di rifiutare ogni grosso sponsor da parte delle multinazionali. Preferiamo raccogliere dal basso i soldi che ci servono per realizzare la parata ed ogni progetto sociale che scaturirà dal coordinamento di associazioni che compongono il Bari Pride. I nostri diritti non sono una strategia di marketing, non costituiscono la priorità solo il 17 maggio o nel mese del pride, i nostri diritti sono i diritti di tutte e tutti ed è con tutte e tutti che intendiamo condividere l’obiettivo dell’uguaglianza in una società strutturalmente diseguale.
Link alla raccolta fondi https://www.produzionidalbasso.com/project/sostieni-il-bari-pride-difendi-i-tuoi-diritti/
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