ROMA - Le nuove immatricolazioni nell'ultimo mese sono state meno di 100mila, un calo di quasi il 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 44% sul 2019.
Quasi tutte le case automobilistiche registrano flessioni pesanti. Il gruppo Stellantis ha venduto in Italia nel mese di aprile 34.504 auto, il 41% in meno dello stesso mese del 2021, con la quota che scende al 35,4% a fronte del 40,3% di aprile dell'anno scorso. Nei quattro mesi le immatricolazioni del gruppo sono state 158,296, in calo del 33,6% sull'analogo periodo del 2021, dal 40,3 al 36,3%.
Il Centro Studi Promotor parla di "dati catastrofici" e spiega che si proietta il risultato dei primi quattro mesi del 2022 sull'intero anno si ottiene una previsione di 1.117.044 unità , un livello da anni '60 del secolo scorso. Pesano la guerra, il ritardo delle forniture di componenti, ma tutte le associazioni della filiera sottolineano il grave ritardo degli incentivi. Per il presidente del Csp, Gian Primo Quagliano, si tratta di "errori, inefficienze e ritardi intollerabili".
Quando gli incentivi arriveranno "si sbloccherà la domanda per circa 200.000 auto. Questo significa che nell'intero anno le immatricolazioni potrebbero arrivare a 1.317.000, livello che mette in dubbio la tenuta del sistema di distribuzione dell'auto. A rischio è, in particolare, la tenuta del sistema dei concessionari".