ROMA - Affossata la proposta di legge costituzionale presentata dal partito di Giorgia Meloni per l'elezione diretta del capo dello Stato. È stato infatti approvato l'emendamento M5s al testo che sopprime i primi quattro articoli con 236 sì, 19 astenuti (Italia Viva) e 204 no.
A favore ha votato il centrodestra, contro il resto del centrosinistra. Il voto ha sancito, di fatto, la fine della proposta di legge.
Decisive per
la bocciatura le assenze tra i banchi degli alleati di
coalizione, Lega e Forza Italia.
Meloni: "Senza regole si rischia la deriva autoritaria" - "Se siamo di fatto in un sistema presidenziale e non abbiamo le regole conseguenti il rischio di una deriva autoritaria c'è, perché la prima regola è che il presidente lo votano gli italiani non se lo vedono calato dall'alto", aveva affermato la leader di FdI aprendo il dibattito alla Camera sugli emendamenti.
Meloni: "Senza regole si rischia la deriva autoritaria" - "Se siamo di fatto in un sistema presidenziale e non abbiamo le regole conseguenti il rischio di una deriva autoritaria c'è, perché la prima regola è che il presidente lo votano gli italiani non se lo vedono calato dall'alto", aveva affermato la leader di FdI aprendo il dibattito alla Camera sugli emendamenti.
"La vera posta in gioco oggi è stabilire chi debba davvero detenere la sovranità in Italia, se il popolo o il Palazzo con i suoi intrighi e sotterfugi".