Dopo “Il nodo di seta” e “L’Oro di Baghdad”, Marco Forneris presenta il terzo romanzo della serie basata sulle indagini di David Faure, in cui intreccia una trama avente come filo conduttore il recupero di opere d’arte rubate con dettagli poco conosciuti di un tragico periodo della storia italiana. Tra verità storica e fantasia, un’avvincente spy story.
«Era diventata una faccenda privata, e il suo dovere era quello di cercare la testa del serpente e provare a schiacciarla».
“Ritratto di fanciulla” di Marco Forneris è un intrigante e coinvolgente romanzo che ha come protagonista David Faure, uomo d’affari dai tanti talenti e investigatore atipico. In questa spy story si narra di un mistero da risolvere che ha origine nel passato e che riemerge improvvisamente; è una vicenda a metà strada tra realtà e immaginazione, che intreccia importanti eventi storici con un possibile complotto, nato dalla fantasia dell’autore, che determinerebbe pesanti svolte nelle politiche contemporanee. Si parla inoltre di opere d’arte trafugate e vendute sul mercato nero, che dopo essere scomparse per tanti anni finalmente ricompaiono: sono quelle preziose testimonianze della storia artistica dell’umanità rubate durante il secondo conflitto mondiale, soprattutto agli ebrei, per gonfiare le casse e l’orgoglio del Terzo Reich. Marco Forneris imbastisce una trama in cui emerge la sua bravura nelle descrizioni degli ambienti e del background dei tanti personaggi; è lampante il certosino lavoro effettuato sulle numerose fonti, che viene spiegato alla fine del romanzo nel dettaglio per distinguere la verità storica dai suoi voli di fantasia.
In questo terzo romanzo con protagonista David Faure si racconta della sua avventura vissuta in lungo e in largo per l’Europa e non solo: tra Grecia, Italia, Svizzera, Inghilterra, Argentina e Israele. Un viaggio che non si consuma solo nello spazio ma anche nel tempo: ci si sposta infatti dal 1945 - alla fine della Seconda Guerra Mondiale, in particolare concentrandosi sulla fuga dei nazisti in Sudamerica una volta terminato il conflitto - passando per il 1960 e approdando al 2006.
David viene coinvolto in una storia pericolosa che ha a che vedere anche con il suo passato e con un conto in sospeso di suo padre, che era stato un partigiano sulle tracce di uno spietato agente dell’OVRA, i servizi segreti di Mussolini. Con l’intelligenza che lo ha sempre contraddistinto e grazie al suo formidabile intuito, il protagonista ci conduce nel pericoloso mondo degli agenti segreti facendoci partecipi della sua missione - condivisa con sua moglie Jacqueline, ex collaboratrice della CIA, e con una manciata di alleati - che ha lo scopo di proteggere un’opera d’arte unica nel suo genere e di riportare giustizia a delle vittime innocenti della crudeltà umana.
SINOSSI DELL’OPERA. Torino, 27 aprile 1945. Un convoglio militare tedesco riesce a sfuggire alle formazioni della Resistenza che hanno appena liberato la città e si dirige con un prezioso carico verso la costa ligure, seminando morte e distruzione al suo passaggio. Sulle sue tracce un drappello di giovani partigiani che, pur non riuscendo a bloccarne la fuga, recupera in modo fortunoso una valigia dal contenuto sbalorditivo. Londra, 2006. Sarah Cosworth, nipote di un giornalista ed ex agente delle Special Operations britanniche, rinviene fra gli averi del nonno alcuni documenti provenienti da ambienti nazisti insediati in Sudamerica e un antico disegno a sanguigna di strepitosa bellezza, forse il ritratto di una giovane Isabella d’Este. Kardamyli, Novembre 2006. Patrick Fermor, anziano scrittore inglese molto legato alla famiglia di Sarah, chiede al suo vicino e amico David Faure di incontrare la donna per aiutarla a chiarire il contenuto delle lettere e l’origine del ritratto. David è un uomo d’affari italiano da poco ritiratosi in quel tranquillo angolo della Grecia, ma ha un debito con Fermor e un passato che lo ha visto spesso coinvolto in delicate indagini a livello internazionale. Accetta dunque l’incarico che, dopo Londra e l’opaco mondo che ruota intorno alle sue case d’asta, lo porterà a Venezia, nei laboratori di restauro dell’Accademia, quindi nella soffitta della sua vecchia casa di Gressoney, in una riservata banca svizzera e infine a Tel Aviv, a colloquio con un famoso cacciatore di criminali nazisti.
Le attività investigative attirano tuttavia l’attenzione di antichi nemici e mettono a rischio la vita della famiglia di David, il quale decide di recarsi in Argentina per chiudere vecchi e nuovi conti, inclusi quelli lasciati in sospeso dal padre partigiano.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Marco Forneris si è laureato in informatica a Torino e ha iniziato la sua carriera di manager nella mitica Olivetti. In seguito ha ricoperto il ruolo di Chief Information Officer di alcune delle più note aziende italiane: Il Sole 24 Ore, Assicurazioni Generali, Gucci, FIAT e Telecom Italia. Ha pubblicato per Teti Editore nel 2016 “Il nodo di seta” e nel 2019 “L’Oro di Baghdad”. In parallelo alla sua attività di scrittore, si occupa di M&A e Business Development per aziende di Information Technology, Private Equity e Banche d’affari.