Piccoli stilisti crescono, da Leuca alla conquista del mondo

(credits: Nico Giaccari)
FRANCESCO GRECO - LEUCA (LE). Concept dettato dall’attualità quotidiana che sta rimodulando tutti i nostri archetipi culturali: riciclaggio di materiali e ripescaggio di vecchi abiti, soffitte e bauli della nonna sempre generosi per il vintage e saccheggiati dalle nipoti (perfino l’uso del loro telaio). E poi l’uncinetto, tulle e organze, stoffe della memoria e tante provocazioni (uso di catene, bicchieri di plastica, frammenti di cd, tappi di bottiglia, blister di farmaci, mascherine a rete) come forma di esorcismo delle paure del presente. In sintonia con la filosofia del nostro tempo barocco.

Background mediterraneo nei richiami all’arte egizia e greca, postulati estetici di una dichiarata, perseguita “voglia di rinascita”. Ma, a ben guardare, ci sono tanti altri intrecci e password sottintese, suggestioni e contaminazioni carsiche nell’evento “Arte è moda” (Armonia fra i due mari), concorso per giovani fashion designer che si è svolto a Leuca, nella deliziosa location di Villa Antonio Fuortes, sede della Pro Loco (guidata dall’infaticabile presidente Vincenzo Corina, col prezioso lavoro del suo staff), davanti al mare argentato di Santa Maria de Finibus Terrae, guest star graditissima la luna piena.

E’ partita così, in una serata magica, fiabesca, di una calda domenica di metà maggio - ma sembrava già agosto - la stagione 2022. Sotto una buona stella, perché tutti hanno dato il massimo in impegno, passione, professionalità, il che, dati i tempi, ci rende un po’ ottimisti per il domani; e se è vero quel che diceva Dostoevskij, che “la bellezza salverà il mondo”, siamo sulla buona strada.

Una giuria autorevole (guidata da Maria Luisa Morroy Capasa e composta da Santo Fino, Rosanna Calcagnile, Isabella Diso-Pisani, Rita Melcarne, Giuseppe Coluccia, Paolo Protopapa, Rossella Galante Arditi e Francesca Sergi), era chiamata a esprimersi sulle proposte di studenti e studentesse delle scuole del territorio di Terra d’Otranto, tutte di ottimo livello e con insegnanti appassionati: Accademia Calcagnile, Lecce, Accademia Cordella, Lecce, “Enrico Giannelli” (Parabita-Gallipoli), “Egidio Lanoce” (Maglie), “Don Tonino Bello” (Tricase), Politecnico Moda Casarano, e alcun stilisti indipendenti, alla loro prima, emozionante uscita, singoli e gruppi, con le proposte di abiti e accessori (le borse di Maria Francesca Ferraro, “Preziosi straccetti”, etc.).

(credits: Nico Giaccari)

La proposta più trasgressiva è apparsa quella di Michela Stefanelli da Montesardo con “CDress”, un abito incredibile fatto di pezzi di cd-room. Quelli più romantici, che evocano atmosfere delicate, intimiste “Leuca” e “Aurora su Leuca” (Alessandra De Matteis, fuori concorso). “Vivere a colori” di Anastasia Tramacere (Aradeo), in organza, il più sofisticato. Il più sobrio quello della deliziosa bambina Eleonora (“Le Veneri”). Mentre Laura Forestieri, siciliana, ha proposto “Vivere a Palermo”: ha solo 14 anni, è la stilista più giovane d’Italia e ha mandato modelli, disegni e abiti tramite la nonna che vive a Leuca.

La giuria ha espresso queste valutazioni: vincitore assoluto “Notre Dame de Paris” (di Sofia Siciliano e Emanuele Corvaglia, Istituto “Don Tonino Bello”, Tricase); al secondo posto “Ecce homo” (di Federica Manco, Istituto “Filippo Bottazzi”, Taurisano); terzo “CDress” (Michela Stefanelli, Accademia Cordella, Lecce). Categoria gruppi: “Recynciling e Vintage” (Istituto “Lanoce”, Maglie).

La manifestazione è stata sostenuta dal Comune di Castrignano del Capo, l’UNPLI e un pool di aziende del territorio. In video-collegamento, l’evento è stato “lanciato” da Ennio Capasa: “E’ importante collegare il mondo della scuola a quello del lavoro per le nuove generazioni – ha detto – il nostro è un mestiere affascinante, che richiede professionalità… Siamo leader mondiali nella moda”.

Piccoli stilisti crescono, a Sud-Est, e partono da Finibus Terrae, agorà millenaria di incanto e bellezza, alla conquista del mondo con le loro proposte fresche, innovative, provocatorie. E se nello sguardo del maestro Santo Fino da Gagliano, che negli anni del dopoguerra a Roma ha vestito le star del cinema e politici famosi, c’era una luce di approvazione, è segno che la qualità c’è.

Ha condotto con brio e professionalità la bravissima stilista Romina Morciano (atelier a Castrignano, frequentatissimo, ambitissimo), gli applauditi intermezzi musicali della maestra Dionisia Cassiano (pianoforte e canto)e l’apertura della Cascata Monumentale con i suoi giochi di colori hanno chiuso una serata da tramandare ai posteri. Le riprese della web-tv di Michelle Ferilli hanno spalmato urbi et orbi il sogno, la bellezza, la poesia, la magia.

Bravi! Bravi! Bravi e… arrivederci al 2023!