BARI - Alle radici del popolo barese: 40 anni di interviste e testimonianze trasformate in un esilarante e coinvolgente spettacolo in programmazione dal 1990 con oltre 1600 repliche.
Nell'ambito di "oMaggio a Bari" (organizzato come di consueto con la Commissione Culture del Comune di Bari e le associazioni culturali del territorio metropolitano) il Teatro Abeliano ospita la Piedigrotta Barese 2022 per una edizione che, dopo i lockdown per via della pandemia, vuole adesso degnamente celebrare il 50° di attività del Gruppo Abeliano grazie all'attenzione speciale manifestata dalla Regione Puglia. Si avrà modo anche di poter visitare la Mostra di oggetti di scena, locandine, costumi e fotografie appositamente allestita nel foyer e nella sala Actor Studio.
Per l'occasione inoltre Vito Signorile, Sabato 28 maggio ore 21:00 e domenica 29 maggio ore 18:00, porterà in scena RAGÙ 2.0 arricchito artisticamente dalla presenza alla chitarra del M° Giuseppe De Trizio e il disegno luci di Danilo Milillo, in una nuova e sempre esilarante versione up to date dell'inimitabile spettacolo incentrato sulla baresità, attraverso gli usi, costumi, dialetti e storie di popolo che raccontano anzitutto a noi stessi come siamo, svelandoci in modo davvero unico i 'segreti' della nostra secolare originalità.
Nato dall'intraprendente inchiesta giovanile dell'autore sulle tracce delle tradizioni popolari e dei canti della nostra terra, questo 'Canzoniere' di villanelle, serenate, stornelli e filastrocche antiche celebra la sofferenza e l'allegria delle genti pugliesi, facendosene simbolo come la nota ricetta barese.
Tra gli ingredienti di tale riscoperta, in cui affondano le radici della nostra cultura, la viva voce del popolo che attraverso quella di Vito Signorile rievoca paesaggi di campagna e storie di mare, speranze e illusioni di braccianti e marinai cantate alla vecchia maniera e perciò tuttora intatte nello spirito tra lirismo e rabbia.
Uno spettacolo che è ormai oltre le 1600 repliche ma che non manca di essere sempre richiesto e atteso, da chi non l'ha ancora 'gustato' ma anche da chi piuttosto desidera riassaporarlo come si fa con il proprio piatto preferito.
La sensibilità verso le periferie cittadine e l'intento di portare il Teatro a tutti favoriscono una partecipazione di massa con un biglietto di accesso simbolico di soli 2 euro, il modo migliore di accendere le emozioni e traghettarci verso l'estate ormai alle porte.
Nell'ambito di "oMaggio a Bari" (organizzato come di consueto con la Commissione Culture del Comune di Bari e le associazioni culturali del territorio metropolitano) il Teatro Abeliano ospita la Piedigrotta Barese 2022 per una edizione che, dopo i lockdown per via della pandemia, vuole adesso degnamente celebrare il 50° di attività del Gruppo Abeliano grazie all'attenzione speciale manifestata dalla Regione Puglia. Si avrà modo anche di poter visitare la Mostra di oggetti di scena, locandine, costumi e fotografie appositamente allestita nel foyer e nella sala Actor Studio.
Per l'occasione inoltre Vito Signorile, Sabato 28 maggio ore 21:00 e domenica 29 maggio ore 18:00, porterà in scena RAGÙ 2.0 arricchito artisticamente dalla presenza alla chitarra del M° Giuseppe De Trizio e il disegno luci di Danilo Milillo, in una nuova e sempre esilarante versione up to date dell'inimitabile spettacolo incentrato sulla baresità, attraverso gli usi, costumi, dialetti e storie di popolo che raccontano anzitutto a noi stessi come siamo, svelandoci in modo davvero unico i 'segreti' della nostra secolare originalità.
Nato dall'intraprendente inchiesta giovanile dell'autore sulle tracce delle tradizioni popolari e dei canti della nostra terra, questo 'Canzoniere' di villanelle, serenate, stornelli e filastrocche antiche celebra la sofferenza e l'allegria delle genti pugliesi, facendosene simbolo come la nota ricetta barese.
Tra gli ingredienti di tale riscoperta, in cui affondano le radici della nostra cultura, la viva voce del popolo che attraverso quella di Vito Signorile rievoca paesaggi di campagna e storie di mare, speranze e illusioni di braccianti e marinai cantate alla vecchia maniera e perciò tuttora intatte nello spirito tra lirismo e rabbia.
Uno spettacolo che è ormai oltre le 1600 repliche ma che non manca di essere sempre richiesto e atteso, da chi non l'ha ancora 'gustato' ma anche da chi piuttosto desidera riassaporarlo come si fa con il proprio piatto preferito.
La sensibilità verso le periferie cittadine e l'intento di portare il Teatro a tutti favoriscono una partecipazione di massa con un biglietto di accesso simbolico di soli 2 euro, il modo migliore di accendere le emozioni e traghettarci verso l'estate ormai alle porte.