Bari, consegnato riconoscimento dell’amministrazione comunale al giornalista Delgado per i 60 anni di attività


BARI - Questa mattina il sindaco Antonio Decaro ha consegnato, nella sala consiliare di Palazzo di Città, un riconoscimento dell’amministrazione comunale al giornalista Gustavo Delgado in occasione del suo novantesimo compleanno e dei sessanta anni di attività professionale.

Alla cerimonia, promossa dall’Unuci - Unione italiana Ufficiali in Congedo di Bari e patrocinata dal Comune di Bari e moderata dal giornalista Gaetano Campione, sono intervenuti il presidente e il vicepresidente dell’Unuci Bari, generale di Brigata Francesco Saverio Lancianese e colonnello Saverio D’Alonzo, e l’assessora alle Culture Ines Pierucci.

Nell’occasione Gustavo Delgado ha intrattenuto i presenti con un intervento sul tema “Il mondo visto con gli occhi del cronista”.

“L’amministrazione - ha dichiarato il sindaco Decaro - è felice di poter festeggiare in questa giornata particolare i 90 anni d’età e i 60 anni di attività professionale di Gustavo Delgado. Oggi consegniamo un riconoscimento ad un giornalista poliedrico, che nella sua lunghissima carriera si è cimentato come cronista, inviato di guerra, giornalista sportivo, critico d’arte. Notizie raccontate sempre con grande competenza e precisione, con una narrazione avvincente, accompagnata da una sottilissima ironia riconosciuta ormai da tutti.

Gustavo è sempre stato un professionista prodigo di consigli, e mi piace ricordare la prima intervista che gli rilasciai quando ero assessore alla Mobilità. Parlammo del ponte dell’asse Nord sud e, prima di accendere la telecamera, mi rivolse tante domande e mi chiese di fargli vedere tutta la documentazione relativa al progetto, proprio a dimostrazione del suo modus operandi: grande professionalità e spirito di approfondimento rispetto a qualunque notizia. Ricordo anche che, nel giorno dell’inaugurazione del ponte Adriatico, Gustavo mi diede un consiglio che cerco di seguire ogni giorno: mi disse di restare umile e vicino al cittadino e di non perdere mai la voglia di impegnarmi”.

Il generale Lancianese ha sottolineato che “la storia personale di Gustavo Delgado dimostra che non si smette mai di essere giornalisti seri e preparati, neanche a 90 anni, e l’entusiasmo di poter svolgere una professione così affascinante non accenna a diminuire neanche dopo 60 anni di attività. Un’attività, quella di Delgado, vissuta sempre ‘sulla strada’, prestando sempre la massima attenzione a tutto quello che poteva diventare notizia. La sua lunga militanza giornalistica, tra carta stampata e studi televisivi, si è svolta molto spesso sui fronti di guerra, a stretto contatto con le Forze armate. La sua lucida verve, che caratterizza il suo approccio alla realtà, lo rende un interlocutore piacevole e acuto, un esempio da seguire per i giovani che intendono misurarsi con il mondo dell’informazione”.


Il colonnello D’Alonzo ha, invece, tracciato più nel dettaglio la personalità del giornalista Delgado. “Un professionista dell’informazione curioso del mondo che lo circonda - ha evidenziato -, preparato su qualsiasi argomento, attendibile nelle informazioni che divulga. Delgado merita questo riconoscimento perché possiede tutte le doti necessarie per poter svolgere bene la professione di giornalista, forte di una esperienza sul campo oggi difficile da maturare. Cronista, corrispondente, inviato speciale, conduttore, testimone prezioso del proprio tempo e certamente un punto di riferimento professionale per le nuove generazioni di giornalisti. E, non ultimo particolare, ha sempre nutrito un amore smisurato nei confronti della nostra città ed è sempre stato un appassionato sostenitore delle Forze armate e delle Forze dell’ordine: Gustavo infatti, già ufficiale di complemento dell’Esercito, è uno dei nostri più autorevoli soci”.

Gaetano Campione ha spiegato che “l’unicità di un giornalista come Gustavo è che lui è stato davvero testimone oculare dei fatti narrati, uno degli ultimi forse, in un mondo nel quale spesso si lavora per agenzie e comunicati stampa, senza sostanzialmente verificare di persona. Si è sempre mosso più sulla strada, alla ricerca di testimonianze, che nei corridoi dei palazzi del potere. E si è sempre confrontato con successo con tutti i mass media a disposizione: giornali, radio, telegiornali di reti pubbliche e private, magazine, agenzie, persino internet e i social, diventando il simbolo di un giornalismo sano e autorevole. Gustavo ha lasciato un’impronta enorme del suo passaggio tra le notizie, come ricordano decine dei suoi allievi. La sua vita professionale va di pari passo con la storia del Paese e delle sue radicali trasformazioni: potrei ricordare i suoi servizi come quello sul crollo di una palazzina a Barletta negli anni ’50 o lo schianto di un MIG bulgaro in piena guerra fredda sulla Murgia barese o ancora l’incendio del traghetto Heleanna e la prima missione nel Libano dilaniato dalla guerra civile. Senza dimenticare l’epidemia di colera, le partite di Tutto il calcio minuto per minuto, le Olimpiadi di Mosca e Los Angeles, la sua collaborazione con la Domenica sportiva, la guerra in Iraq, la tragedia del teatro Petruzzelli, e tanto altro ancora. Dove c’era qualcosa da raccontare, insomma, lui c’era”.

“Devo anzitutto ringraziare l’Unuci per aver organizzato questo omaggio e il Comune di Bari e il sindaco per aver ospitato questa cerimonia, dandomi la possibilità di parlare ancora una volta di giornalismo - ha concluso Gustavo Delgado -. In tutti questi anni ho vissuto il mio mestiere come fosse una missione, senza mai sottrarmi. Ho collezionato tante esperienze e ricordi che restano indelebili nella mia mente. Fra le tante ricordo un 7 agosto 1980 allo stadio di Mosca con un acclamato Pietro Mennea, che avrei dovuto intervistare nei pochi attimi che passano tra il nastro della vittoria dei 200 metri e il test antidoping. Una missione praticamente impossibile, oltretutto il tg delle 20 quella sera aspettava proprio il mio servizio. Inseguendo ovunque Pierino, come lo chiamavano nel suo paese natale, e grazie alla sua comprensione riuscii a strappargli una brevissima dichiarazione, giusto in tempo per l’apertura del tg. Fu un enorme successo personale”.

Di seguito il testo della pergamena consegnata a Gustavo Delgado:

“A Gustavo Delgado,

decano dei giornalisti pugliesi, che nella sua lunga e prestigiosa carriera ha contribuito a scrivere la storia della carta stampata e della televisione italiana con garbo e ironia.

La sua versatilità, grazie alla quale nel tempo ha vestito i panni di cronista, inviato di guerra, giornalista sportivo e critico d'arte, la sua cultura e lo stile inconfondibile sono la cifra di un professionista straordinario, che tanto ha dato alla nostra terra.

La Città di Bari con affetto e riconoscenza per i suoi 90 anni”.

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