BISCEGLIE (BT) - Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Tenenza di Bisceglie, al termine di serrate indagini svolte
con il puntuale coordinamento della Procura della Repubblica di Trani, hanno eseguito la
misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di D.R., 36enne di Bisceglie con
precedenti specifici, ritenuto responsabile di furto con strappo avvenuto in quel centro
cittadino il 3 febbraio 2022 ai danni di un’anziana signora.
I militari, a seguito di chiamata sulla linea di emergenza 112 NUE, erano intervenuti nella locale Via Marconi per un patito furto con strappo di una borsa subito da una donna di 86 anni. La vittima nell’immediatezza dei fatti, in un forte stato di agitazione, era riuscita a raccontare la concitata dinamica dell’evento, non ricordando comunque particolari dell’aggressore, il quale, una volta aver strappato letteralmente la borsa di dosso all’anziana donna, noncurante delle conseguenze che avrebbe potuto arrecare in considerazione dell’età particolarmente avanzata della stessa, si dava a repentina fuga nelle stradine limitrofe.
I Carabinieri, dunque, hanno iniziato una capillare disamina delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, che ha consentito di individuare il soggetto responsabile del grave delitto commesso poco prima, riuscendo successivamente ad identificarlo grazie al confronto di alcuni particolari fisici e dagli indumenti indossati nella circostanza e avviando contestualmente ricerche ad ampio respiro tese al rintraccio dell’autore del reato. Il malvivente, ormai braccato dai militari, decideva di presentarsi spontaneamente presso il Comando Carabinieri di Trani, ove alla presenza di personale della Tenenza di Bisceglie, dichiarava spontaneamente di essere il responsabile dello scippo commesso in danno dell’anziana vittima.
Il citato provvedimento cautelare, da eseguirsi presso una comunità terapeutica, trattandosi di soggetto tossicodipendente, è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, che ha accolto positivamente la richiesta formulata in tal senso dal Pubblico Ministero stante l’alta pericolosità emersa dalle risultanze investigative. Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato accompagnato presso la comunità terapeutica sita in Rutigliano, ove dovrà permanere in regime di arresti domiciliari a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
I militari, a seguito di chiamata sulla linea di emergenza 112 NUE, erano intervenuti nella locale Via Marconi per un patito furto con strappo di una borsa subito da una donna di 86 anni. La vittima nell’immediatezza dei fatti, in un forte stato di agitazione, era riuscita a raccontare la concitata dinamica dell’evento, non ricordando comunque particolari dell’aggressore, il quale, una volta aver strappato letteralmente la borsa di dosso all’anziana donna, noncurante delle conseguenze che avrebbe potuto arrecare in considerazione dell’età particolarmente avanzata della stessa, si dava a repentina fuga nelle stradine limitrofe.
I Carabinieri, dunque, hanno iniziato una capillare disamina delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, che ha consentito di individuare il soggetto responsabile del grave delitto commesso poco prima, riuscendo successivamente ad identificarlo grazie al confronto di alcuni particolari fisici e dagli indumenti indossati nella circostanza e avviando contestualmente ricerche ad ampio respiro tese al rintraccio dell’autore del reato. Il malvivente, ormai braccato dai militari, decideva di presentarsi spontaneamente presso il Comando Carabinieri di Trani, ove alla presenza di personale della Tenenza di Bisceglie, dichiarava spontaneamente di essere il responsabile dello scippo commesso in danno dell’anziana vittima.
Il citato provvedimento cautelare, da eseguirsi presso una comunità terapeutica, trattandosi di soggetto tossicodipendente, è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, che ha accolto positivamente la richiesta formulata in tal senso dal Pubblico Ministero stante l’alta pericolosità emersa dalle risultanze investigative. Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato accompagnato presso la comunità terapeutica sita in Rutigliano, ove dovrà permanere in regime di arresti domiciliari a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.