BARI - “La notizia è che il Governo ha dato la disponibilità a sei Regioni di costruire la politica nazionale dell'idrogeno. L'idrogeno ha bisogno di ulteriori approfondimenti in sede scientifica e applicativa per essere utilizzato come combustibile sostitutivo dei combustibili fossili. La Puglia, ma anche le altre regioni, hanno una forte opportunità che deriva dall'essere la prima produttrice italiana e tra le prime in Europa di energie da fonti alternative e questo ci consente di produrre l'idrogeno verde che in Puglia significa anche localizzare a Taranto il Centro di Studi e di Applicazioni Industriali che consentirà la decarbonizzazione dell’impianto siderurgico ex Ilva. Il Presidente del Consiglio Draghi ha preso un impegno sulla decarbonizzazione dell'ex Ilva attraverso l'individuazione del polo tecnologico dell'idrogeno a Taranto e questo per la Puglia è motivo di grande conforto”. Così il Presidente della Regione Puglia al termine della cerimonia di firma dei primi Protocolli di Intesa con sei Regioni per l’avvio dei Progetti bandiera del PNRR, svoltasi nella Sala Verde di Palazzo Chigi a Roma. La cerimonia è stata presieduta dal Capo del Governo, Mario Draghi, alla presenza dei ministri Maria Stella Gelmini (Affari Regionali), Maria Cristina Messa (Università e Ricerca), Roberto Speranza (Salute), Roberto Cingolani (Transizione Ecologica) e del sottosegretario Roberto Garofoli.
Con il Presidente della Regione Puglia, presenti anche i Presidenti della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, della Regione Liguria, Giovanni Toti, della Regione Piemonte, Alberto Cirio, della Regione Umbria, Donatella Tesei, e della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“È chiaro che è solo l'inizio – ha aggiunto il Presidente della Regione Puglia – nel senso che le somme necessarie a realizzare questo obiettivo non sono ancora state messe a disposizione ma l'impegno politico del Presidente Draghi è stato netto e siamo molto soddisfatti per questo. Il PNRR ha dentro di sé il quantitativo di denaro sufficiente ad avviare e completare la decarbonizzazione, almeno delle principali fonti emissive di CO2 e anche di sostanze inquinanti. E quindi – ha concluso il Presidente – l'accordo di oggi non mette a disposizione somme in modo particolare, ma apre un metodo di lavoro tra il Governo e le Regioni per la decarbonizzazione attraverso le applicazioni dell'idrogeno”.
Durante il suo intervento, Mario Draghi si è soffermato particolarmente sulla Puglia, rivolgendosi al Presidente della Regione: “Il suo riferimento di avere questo progetto a Taranto è particolarmente importante, la Puglia è oggi la maggior produttrice di energie rinnovabili e spero continui ad esserlo, molti degli investimenti che saranno fatti in questo campo vedranno ancora la Puglia come attore protagonista e la locazione di questi progetti vicino Taranto è fondamentale. I ‘progetti bandiera’ - ha concluso Draghi - intendono premiare le capacità creative degli enti territoriali, rafforzare la coesione sociale e territoriale. Quelli di oggi sono soltanto i primi, a cui ne seguiranno altri”.
La delegazione pugliese a Palazzo Chigi era composta anche dall’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, dal Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico, Gianna Elisa Berlingerio, dal Dirigente della Sezione Programmazione unitaria regionale, Pasquale Orlando, dal Responsabile della Comunicazione istituzionale, Rocco De Franchi.