KIEV - Il presidente del Consiglio si sta recando in Ucraina per la prima volta da quando è iniziato il conflitto. Con lui, ci sono i leader di Francia e Germania.
I tre leader si sono incontrati in un vagone subito dopo la partenza del convoglio ieri sera, in vista dell'incontro di oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Obiettivo della visita è portare "un messaggio di unità e piena coesione dei Paesi Ue" nel condannare la Russia e aiutare l'Ucraina.
La visita ha un alto valore simbolico e servirà anche a dimostrare la compattezza dei Paesi dell'Ue.
Alla vigilia della missione è stato il capo dell'Eliseo a smarcarsi più nettamente dall'intransigenza di Washington nei confronti del Cremlino: "Il presidente ucraino e i suoi funzionari dovranno negoziare con la Russia - ha sottolineato dalla Romania -, noi faremo di tutto per fermare le forze russe e aiutare gli ucraini e il loro esercito".
Si tratta del primo viaggio in assoluto dall'inizio della guerra dei tre leader e non prevede altre tappe oltre la capitale e cade in una fase molto complicata, perché sul terreno l'esercito russo continua a guadagnare terreno intensificando la potenza di fuoco sul Donbass, mentre gli ucraini si difendono strenuamente ma sono sempre più esausti e si aspettano un sostegno più deciso dagli alleati europei.
Il premier italiano, nella sua recente missione in Israele, ha spiegato che l'Italia continua a lavorare perché si giunga "quanto prima a un cessate il fuoco" e a "negoziati di pace", ma ha chiarito che il negoziato dovrà avvenire nei "termini che l'Ucraina riterrà accettabili".
Nessuna pace imposta insomma, anche perché - è il ragionamento del premier - non sarebbe "sostenibile". Macron invece è apparso ancora una volta più assertivo nei confronti di Kiev, affermando che "il presidente ucraino e i suoi funzionari dovranno negoziare con la Russia".