VITTORIO POLITO - La torta è un dolce la cui principale caratteristica è una certa grandezza e la forma, generalmente tonda che, con l’aggiunta di un ingrediente particolare nell’impasto la qualifica col suo nome, e così avremo quella al cioccolato, di mele, di ricotta, rustica, farcita, e c’è anche quella riferita ad un avvenimento come le nozze, il compleanno, la laurea, la festa della donna, ecc. Nella cucina tradizionale le varie ricorrenze prevedevano sulla tavola un tipo particolare di torta, variabile a seconda dell’avvenimento e della località.
In senso figurativo vi sono espressioni come ‘dividersi la torta’, ovvero spartirsi un introito o un guadagno illecito, o attribuirsi, con accordi più o meno scorretti, posizioni direttive, o ‘prendere torte o pesci in faccia’. La “torta in faccia” pare derivi dalle riprese di un film con gli attori Mabel Normand (1892-1930) e Ben Turpin (1869-1940), il quale ultimo aveva una scena in cui doveva ridere ma non gli riusciva. Mabel, spazientita, trovando una meringa ricoperta di crema su un tavolo, decise di lanciargliela. L’uomo, colpito in pieno volto, iniziò a ridere fragorosamente. La scena che era stata ripresa venne proiettata e ci si rese conto che era talmente ridicola che fu inserita nel film, benché non facesse parte del copione. Nasceva così la torta in faccia, la gag più famosa di sempre.
Un altro film ricco di “torte in faccia” è rappresentato da “La battaglia del secolo” (1927), con Stan Laurel e Oliver Hardy, diretto da Clyde Bruckman (1894-1955).
Anche Bill Gates, il fondatore della Microsoft, fu oggetto il 4 febbraio 1998 a Bruxelles, del lancio in faccia di una torta alla crema e panna da parte di Noël Godin, un critico e scrittore che allontanandosi disse: “Il mio lavoro qui è finito”. Stessa cosa avvenne in TV il 15 febbraio 2005 nel reality “Il Ristorante”, quando il cantante Edoardo Vianello ne lancia una in faccia ad Antonella Clerici giustificandosi poi dicendo “Pensavo che la mia carriera fosse finita”.
E i proverbi che dicono?
La torta è buona anche dopo Pasqua. Quello che è davvero buono e ha valore, non ha stagione, non passa d moda.
Torte e donne son buone quando non sono indigeste. Le donne risultano buone, gradevoli quando non sono un peso da smaltire.
Mal s’arriva a torta finita. È triste arrivare quando gli altri hanno finito di mangiare. È brutto intervenire in una situazione quando non c’è da trarne alcun vantaggio.
Torta cotta saltami in bocca. Quando una cosa è fatta tutti si fanno avanti per averla, mentre quando c’è da lavorare si tirano indietro.
Essere la ciliegina sulla torta. Nel senso di essere il completamento ideale di qualcosa.
Finché ci saranno un giardino e una torta a sporcare le mani di zucchero, le favole non finiranno mai. (Fabrizio Caramagna, aforista).
Curiosità
Una delle più note è la torta Sacher che nasce nel 1832 in uno degli hotel più famosi di Vienna, chiamato appunto Hotel Sacher, oggi diventato un “tempio sacro” della pasticceria. A segnare la storia della cucina austriaca con l’ideazione della ‘Sachertorte’ fu un ragazzo di appena 16 anni, un apprendista pasticcere amante del cioccolato, di nome Franz Sacher. La leggenda vuole che il giovane pasticcere un giorno stava sostituendo lo chef in questo famoso hotel e dovette preparare un dessert per un cliente speciale, il goloso principe Klemens von Metternich (1773-1859), in occasione di un banchetto ufficiale. Dopo averci pensato a lungo, decise di combinare tra loro elementi semplici della tradizione, come il cioccolato e la marmellata, per dare vita a questo dolce delicato e davvero gustoso. Un dolce composto da due strati di pan di Spagna al cioccolato divisi da un sottile strato di confettura di albicocche, ricoperti da glassa al cioccolato: un piacere per gli occhi, con l’elegante scritta Sacher in corsivo in superficie, ma soprattutto per il palato.
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