BARI - Difficoltà per il settore turismo e non solo nella ricerca di personale, sotto accusa il reddito di cittadinanza. Da più parti viene ritenuto la causa per la quale, soprattutto i giovani, rinunciano a lavorare, avendo già una entrata dovuta a questo sussidio.
«Ritenere che la causa della mancanza di personale in determinati settori, lamentata da molti imprenditori in questo periodo, sia il Reddito di Cittadinanza è una narrazione semplicistica – sottolinea il deputato Pd, Marco Lacarra -. Il Reddito di Cittadinanza, pur con i suoi limiti, ha aiutato in questi anni una grossa fetta della popolazione italiana. Questo strumento è fondamentale in uno Stato di Diritto che voglia definirsi civile, piuttosto bisognerà ragionare su come migliorarlo».
«Non si può ritenere normale eliminare un sussidio importante come il Reddito di Cittadinanza – aggiunge Lacarra - e pensare che il giorno dopo tutti quelli che lo percepiscono possano trovare un lavoro. Dobbiamo far in modo che diventi sempre di più un sussidio transitorio, lavorando a delle politiche attive del lavoro che aiutino i disoccupati e le persone in difficoltà ad inserirsi, o reinserirsi nel mondo del lavoro».
Ed in merito alla problematica personale lamentata da molti settori, il deputato Pd aggiunge: «Ãˆ fondamentale che i lavoratori abbiano la giusta retribuzione commisurata al proprio profilo e al tipo di lavoro che svolgono, così come è necessario che i contratti vengano rispettati e che vengano riconosciuti eventuali straordinari e tutto quanto dovuto. Non si può pensare, soprattutto dopo due anni di pandemia, che ci si possa “accontentare” pur di avere un lavoro».