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“È un esordio di cui possiamo ritenerci soddisfatti”, commenta a caldo il consigliere salentino Donato Metallo, primo firmatario della proposta. “Nella precedente legislatura, l’analogo Disegno di Legge dell’assessore Negro subì rinvii e lunghissime discussioni già nell’iter delle commissioni, invece oggi – in un clima disteso e di collaborazione – la proposta ha concluso il passaggio in VII Commissione e potrà passare subito alla discussione congiunta di III e VI, ovvero Welfare e Cultura”.
L’esito del parere della VII Commissione, che ha solo funzione consultiva e non ha potere di veto, nonostante i 4 voti favorevoli di PD e Movimento 5 Stelle, i 2 voti astenuti di Lega e Con e l’unico voto contrario di Forza Italia, è risultato negativo. Ma è una questione meramente formale, che si spiega con il fatto che questa Commissione si esprime con maggioranza qualificata, ovvero i 3/4 dei voti espressi.
“Un primo passo è stato compiuto”, continua Metallo. “Ed è importante che sia avvenuto proprio oggi, mentre si diffondeva la notizia di un nuovo caso di omofobia che si sarebbe verificato in un ristorante a Fasano. Segno che c’è bisogno eccome di una legge così, a livello nazionale ma anche a livello regionale. Una misura che dica chiaramente che le istituzioni pugliesi sono contro ogni forma di discriminazione, che la Puglia sta dalla parte di chi difende il proprio diritto di orientamento sessuale e di identità di genere. Che è tempo per la politica di abbattere muri e accogliere la realtà.”
Tra i presenti anche Francesco Paolicelli, del PD barese, tra i proponenti della Legge. “Sono molto fiducioso, anche perché questa volta abbiamo seguito un iter nuovo, di grande confronto con le associazioni che si occupano di diritti sui territori e i gruppi consigliari di maggioranza e minoranza. La proposta è già stata sottoscritta da 30 consiglieri, tra cui anche qualche esponente dell’opposizione in Consiglio. Segno che i tempi sono maturi per una discussione aperta verso un unico obiettivo: una Puglia inclusiva e moderna al pari di altre regioni che già si sono dotate di una legge in attesa della norma nazionale”.
Dovrebbe svolgersi tra due settimane la seduta congiunta delle ultime due commissioni coinvolte, e l’auspicio è che la proposta di Legge possa approdare in Consiglio prima della pausa estiva.