Prosegue il progetto di ricerca per la tutela del Riccio di mare: dall’indagine sulle preferenze del consumatore al campionamento dei fondali
LOCOROTONDO (BA) - Un progetto di ricerca per valutare lo stato di salute e tutelare la biodiversità degli ecosistemi marini proponendo un insieme di buone pratiche di pesca sostenibile da adottare e replicare in altri territori nazionali. TUGEPLAL, è l’acronimo del progetto finanziato dal Programma PO FEAMP (Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca) 2014 – 2020 – Misura 1.40 “Protezione e ripristino delle biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili”.
L’obiettivo è promuovere lo sviluppo di un sistema di tutela, gestione e valorizzazione dello stock dei Paracentrotus lividus e Arbacia lixula nella zona d’interesse del “Parco Regionale delle Dune Costiere” da Savelletri a Torre San Leonardo, aumentando e massimizzando al contempo la competitività e redditività nel settore ittico regionale di riferimento.
“La vera sfida- ha dichiarato il prof. Francesco Bozzo del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università degli studi Bari, capofila del progetto- sta nella ricerca di una sintesi tra due obiettivi – la conservazione e lo sfruttamento economico della risorsa. Solo una corretta gestione del patrimonio marino, supportata da adeguate politiche di regolamentazione e di marketing, potrebbe consentire il raggiungimento di buone performances aziendali nel rispetto degli equilibri complessi degli ecosistemi a cui fanno riferimento i ricci nei mari della Puglia”.
Terminato lo studio normativo sul settore ittico e conclusasi l’indagine sul consumo consapevole dei ricci di mare, il progetto è entrato nel clou con le attività di campionamento dei fondali marini nel territorio che va da Savelletri a Torre San Leonardo.
I primi risultati saranno presentati nel corso di 4 iniziative che si svolgeranno a partire dal prossimo mese di luglio nei territori di Fasano, Polignano e Mola di Bari. Saranno l’occasione per presentare gli esiti scientifici della ricerca, promuovere una strategia di sensibilizzazione per cittadini sui temi della protezione degli ecosistemi marini. Gli eventi, inoltre, offriranno sessioni tecniche con pescatori per la condivisione di buone pratiche aziendali.
“Il GAL Sud Est Barese – commenta Pasquale Redavid, Presidente del GAL Sud Est Barese - crede fortemente nella difesa della sostenibilità ambientale e della tutela della biodiversità marina, senza trascurare il valore economico delle attività collegate alla pesca. Con questo progetto stiamo provando a sperimentare dei modelli che possano essere sostenibili sia ai fini di un ripopolamento della specie marina sia per la filiera ittica.
“La sostenibilità è una key word per le scelte strategiche ed operative del GAL Valle d’Itria – ha dichiarato Giannicola D’Amico, Presidente del GAL- in tal senso questo progetto è l’anello di contatto fra il pescatore responsabile e il consumatore attento all’alimentazione sostenibile e rispettoso delle specie a rischio e degli stock ittici più sfruttati. Con il consumo e la modifica delle abitudini è possibile condizionare il mercato e invertire la rotta supportando la pesca sostenibile e preservando il mare.”
Per ulteriori dettagli è possibile consultare il sito web
www.tugeplal.it
“La vera sfida- ha dichiarato il prof. Francesco Bozzo del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università degli studi Bari, capofila del progetto- sta nella ricerca di una sintesi tra due obiettivi – la conservazione e lo sfruttamento economico della risorsa. Solo una corretta gestione del patrimonio marino, supportata da adeguate politiche di regolamentazione e di marketing, potrebbe consentire il raggiungimento di buone performances aziendali nel rispetto degli equilibri complessi degli ecosistemi a cui fanno riferimento i ricci nei mari della Puglia”.
Terminato lo studio normativo sul settore ittico e conclusasi l’indagine sul consumo consapevole dei ricci di mare, il progetto è entrato nel clou con le attività di campionamento dei fondali marini nel territorio che va da Savelletri a Torre San Leonardo.
I primi risultati saranno presentati nel corso di 4 iniziative che si svolgeranno a partire dal prossimo mese di luglio nei territori di Fasano, Polignano e Mola di Bari. Saranno l’occasione per presentare gli esiti scientifici della ricerca, promuovere una strategia di sensibilizzazione per cittadini sui temi della protezione degli ecosistemi marini. Gli eventi, inoltre, offriranno sessioni tecniche con pescatori per la condivisione di buone pratiche aziendali.
“Il GAL Sud Est Barese – commenta Pasquale Redavid, Presidente del GAL Sud Est Barese - crede fortemente nella difesa della sostenibilità ambientale e della tutela della biodiversità marina, senza trascurare il valore economico delle attività collegate alla pesca. Con questo progetto stiamo provando a sperimentare dei modelli che possano essere sostenibili sia ai fini di un ripopolamento della specie marina sia per la filiera ittica.
“La sostenibilità è una key word per le scelte strategiche ed operative del GAL Valle d’Itria – ha dichiarato Giannicola D’Amico, Presidente del GAL- in tal senso questo progetto è l’anello di contatto fra il pescatore responsabile e il consumatore attento all’alimentazione sostenibile e rispettoso delle specie a rischio e degli stock ittici più sfruttati. Con il consumo e la modifica delle abitudini è possibile condizionare il mercato e invertire la rotta supportando la pesca sostenibile e preservando il mare.”
Per ulteriori dettagli è possibile consultare il sito web
www.tugeplal.it