BARI - Dal 2019, UnderwaterMuse si occupa della promozione e della valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo: un percorso di cooperazione fra le due sponde dell’Adriatico, che ha una delle sue quattro aree campione proprio in Puglia, a Torre Santa Sabina. Qui, grazie a questo progetto, è stato avviato un protocollo basato su ricerca, conoscenza, sviluppo e comunicazione, con l’obiettivo di trasformare il sito in un ecomuseo sottomarino, attraverso metodologie e tecniche innovative sperimentali.
“Da oggi fino al 5 giugno, questo bellissimo progetto si racconta a Lecce, con il convegno “Stati generali della gestione dal basso del patrimonio subacqueo”. Ho aperto i lavori con un mio intervento e ho ricordato che momenti come questo ci aiutano ad essere ambiziosi, soprattutto sul tema della progettazione di nuovi sentieri di valorizzazione per un patrimonio invisibile a molti, assieme alle soluzioni digitali innovative per la loro fruizione” ha commentato la consigliera delegata alle politiche culturali della Regione Puglia.
“Il mare è una risorsa straordinaria per il nostro territorio e la protezione del patrimonio subacqueo è parte integrante della nostra identità culturale. Dobbiamo rafforzare la cooperazione tra Stati e istituzioni per la ricerca e la gestione del patrimonio subacqueo, incoraggiando la conservazione dei beni in situ, senza dimenticare l’attività di formazione e condivisione di informazioni utili a diffondere maggiore consapevolezza del valore dei patrimoni culturali subacquei” ha concluso la consigliera regionale.