BARI - "Tutti i nodi vengono al pettine e a questa regola non poteva certo sottrarsi l'ospedale Covid in Fiera del Levante, una delle più grandi emilianate che la storia ricorderà -purtroppo tristemente- sia per gli sprechi sia per l'alta mortalità da Covid che la Puglia ha registrato a causa di scelte organizzative tardive e inappropriate che rischiamo di continuare a pagare anche oggi e nei prossimi mesi di recrudescenza epidemica". Così il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Puglia, Ignazio Zullo.
"Se avessimo avuto posti letto strutturali - prosegue -, così come previsto dalle Linee Guida Ministeriali, nei tanti ospedali funzionanti o dismessi della Puglia e avessimo investito sull'assistenza domiciliare con l'ausilio della telemedicina, il telecontrollo e la telediagnosi, oggi non saremmo di fronte alla Direzione del Policlinico che chiude le porte ai ricoveri Covid e alle ASL alla ricerca di posti letto per i pazienti Covid positivi, e avremmo avuto mortalità più bassa perché il paziente positivo deve essere assunto in carico nell'immediatezza della comparsa dei sintomi. Anzi, non avremmo avuto bisogno di posti letto perché oggi è possibile, meglio e più di ieri, assistere i pazienti Covid a casa. Urge una riorganizzazione complessiva della strategia di contrasto alla diffusione del Covid che non può limitarsi a una Circolare dell'assessore Palese ma deve incentrarsi su una cabina di regia che tenga conto delle misure di prevenzione e di assistenza domiciliare prima ancora di misure di assistenza ospedaliera. Oggi abbiamo più mezzi, vaccini e farmaci antivirali, ma -spiace dirlo- abbiamo anche tanta disorganizzazione, con un assessorato che si sveglia solo quando si accorge che la diffusione del virus galoppa. In prevenzione ci si muove quando si riscontra l'evento sentinella ma, purtroppo, paghiamo per un sistema messo in piedi da Emiliano più orientato a fare campagne acquisti di portatori di voti che a rispondere ai bisogni dei pugliesi", conclude Zullo.
"Se avessimo avuto posti letto strutturali - prosegue -, così come previsto dalle Linee Guida Ministeriali, nei tanti ospedali funzionanti o dismessi della Puglia e avessimo investito sull'assistenza domiciliare con l'ausilio della telemedicina, il telecontrollo e la telediagnosi, oggi non saremmo di fronte alla Direzione del Policlinico che chiude le porte ai ricoveri Covid e alle ASL alla ricerca di posti letto per i pazienti Covid positivi, e avremmo avuto mortalità più bassa perché il paziente positivo deve essere assunto in carico nell'immediatezza della comparsa dei sintomi. Anzi, non avremmo avuto bisogno di posti letto perché oggi è possibile, meglio e più di ieri, assistere i pazienti Covid a casa. Urge una riorganizzazione complessiva della strategia di contrasto alla diffusione del Covid che non può limitarsi a una Circolare dell'assessore Palese ma deve incentrarsi su una cabina di regia che tenga conto delle misure di prevenzione e di assistenza domiciliare prima ancora di misure di assistenza ospedaliera. Oggi abbiamo più mezzi, vaccini e farmaci antivirali, ma -spiace dirlo- abbiamo anche tanta disorganizzazione, con un assessorato che si sveglia solo quando si accorge che la diffusione del virus galoppa. In prevenzione ci si muove quando si riscontra l'evento sentinella ma, purtroppo, paghiamo per un sistema messo in piedi da Emiliano più orientato a fare campagne acquisti di portatori di voti che a rispondere ai bisogni dei pugliesi", conclude Zullo.