ROMA - “La cultura deve tornare a essere percepita come un investimento sull’Italia e sui nostri giovani”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio durante un intervento alla conferenza delle direttrici e dei direttori degli istituti di cultura che si svolge a Napoli.
“Ogni euro speso per promuovere la cultura italiana nel mondo non è un costo ma sempre un investimento”, ha detto Di Maio, rivendicando tra l’altro l’assunzione di 100 funzionari per la promozione della cultura italiana. La rete degli istituti di cultura è “la nostra vetrina nel mondo”, ha detto il ministro.
“Siamo oggi davanti a scenari internazionali sempre più complessi, densi di sfide, squilibri, di guerra, anche nel cuore dell’Europa. In questa cornice di crescente competitività la diplomazia culturale è un moltiplicatore formidabile di credibilità internazionale per perseguire al meglio i nostri interessi, promuovere i nostri valori e costruire isieme un panorama internazionale fondato sul dialogo, la cooperazione, il rispetto reciproco”.
“Ogni euro speso per promuovere la cultura italiana nel mondo non è un costo ma sempre un investimento”, ha detto Di Maio, rivendicando tra l’altro l’assunzione di 100 funzionari per la promozione della cultura italiana. La rete degli istituti di cultura è “la nostra vetrina nel mondo”, ha detto il ministro.
“Siamo oggi davanti a scenari internazionali sempre più complessi, densi di sfide, squilibri, di guerra, anche nel cuore dell’Europa. In questa cornice di crescente competitività la diplomazia culturale è un moltiplicatore formidabile di credibilità internazionale per perseguire al meglio i nostri interessi, promuovere i nostri valori e costruire isieme un panorama internazionale fondato sul dialogo, la cooperazione, il rispetto reciproco”.
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