ROMA - Arriva la smentita di Forza Italia di ogni tipo di contatto tra il leader Silvio Berlusconi e l’ambasciatore della Russia in Italia, Razov, assicurando che sul conflitto in Ucraina “la nostra posizione è perfettamente allineata con quella del Governo italiano, dell’Unione Europea e degli Stati Uniti. La solidarietà atlantica per noi è una cosa seria, è il cardine della nostra politica estera”.
Il partito di Berlusconi afferma in una nota: “Leggiamo con profondo stupore una fantasiosa ricostruzione del quotidiano ‘Repubblica’, relativa alle ore precedenti alla caduta del governo Draghi. Stupisce che uno dei più grandi quotidiani italiani dia spazio a illazioni non soltanto infondate, ma che vanno nella direzione esattamente opposta rispetto alle nostre convinzioni e ai nostri comportamenti”.
Innanzitutto, si legge nella nota, “è sconcertante l’idea che un leader si faccia suggerire dall’ambasciatore di un paese straniero valutazioni di politica internazionale. Un leader della caratura internazionale di Silvio Berlusconi, quando desidera avere contatti con leader stranieri lo fa al massimo livello, cosa che con la Russia non avviene da molto tempo”.
“Tutto questo – continua la nota – farebbe addirittura sorridere, se non fossimo di fronte ad una delle peggiori tragedie del nostro tempo. La crisi Ucraina ha portato guerra, morte e distruzioni alle soglie dell’Europa, come conseguenza di una guerra scatenata dalla Russia in violazione del diritto internazionale. La nostra posizione su questo è perfettamente allineata con quella del Governo italiano, dell’Unione Europea e degli Stati Uniti. La solidarietà atlantica per noi è una cosa seria, è il cardine della nostra politica estera”.
Ciò “non ci impedisce di provare profondo dolore per le vittime e le distruzioni e di auspicare, come farebbe ogni persona ragionevole, che si trovi una strada diplomatica per far cessare questo massacro. Lo abbiamo detto e ripetuto in tante occasioni ufficiali e Forza Italia lo ha tradotto in concreto con gli atti legislativi e le risoluzioni votate in Parlamento.
Forse sarebbe più utile raccontare questi, che sono fatti ben chiari e visibili, piuttosto che raccogliere pettegolezzi mal interpretati o addirittura inventati di sana pianta”.