BARI - Sabato 16 luglio nello storico giardino di villa Fizzarotti, in Carbonara di Bari, si è tenuto il tradizionale appuntamento culturale e letterario in occasione della ricorrenza di Nostra Signora del Carmelo, alla quale il giardino stesso è dedicato. La ricorrenza rinnova, ormai da 26 anni, il ricordo di donna Carmelina Battista Fizzarotti che coltivò con delicata passione le piante, i molteplici alberi da frutto e i giganteschi abeti e cedri del Libano che popolano il giardino. L’evento costituisce un punto di riferimento imprescindibile per un aperto confronto culturale, artistico e spirituale.
Dopo i saluti di Francesco Paolo Selvaggi e sua moglie Santa, la serata è stata introdotta e presentata dal giornalista e scrittore Michele Cristallo che in apertura ha illustrato le poesie di Santa Fizzarotti Selvaggi raccolte in un volume edito da Gagliano edizioni dal titolo “Sulammita. Trilogia della luce” e in una “Ode a Creta” edita da Fides. Successivamente è stato dedicato ampio spazio a volumi di diverso genere pubblicati durante lo scorso anno e illustrati brevemente dagli stessi autori tra i quali Francesco Bellino, Angela Campanella, Domenica Girasoli, Vittorio Marzi, Raffaele Nigro, Michele Ruggiero Letture poetiche a cura di Gianfranco Liuzzi junior e Teodosio Saluzzi.
L’illustre grecista Francesco De Martino ha brillantemente illustrato il senso della poesia oggi. Il cantautore Giuseppe Cionfoli ha animato l’incontro con tre brani musicali tratti dal cd “Guardami nel cuore” ispirato a Sulammita, la protagonista del “Cantico dei cantici”. Irina Gorbatenko, soprano, accompagnata al pianoforte da Adriana De Serio ha interpretato con grande maestria brani di Ravel, Korsakov e Gounod. Prima della tradizionale cerimonia delle candeline dedicate alla Madonna del Carmelo, padre Mariano Bubbico ha ringraziato con accorate parole la Vergine per i doni ricevuti, frutti della mente e del cuore.
L’evento è patrocinato dall’Associazione Crocerossine d’Italia Onlus sezione di Bari, dalla Fondazione Fizzarotti Selvaggi e dalla Fondazione Mimi Andidero.