BARI -“L’indagine che vede coinvolti l’ex senatore e assessore Salvatore Ruggeri e altri politici locali si fa purtroppo sempre più pesante. Fatti e circostanze al vaglio degli organi inquirenti che non possono lasciarci indifferenti”. Lo dichiarano il vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili e il coordinatore regionale del M5S Leonardo Donno.
“Le ultime notizie che apprendiamo dalla stampa - continuano - parlano di oltre 50.000 euro che Ruggeri avrebbe investito per comprare voti nell’ultima tornata elettorale per il rinnovo del consiglio comunale. È compito della magistratura accertare questi reati, ma non è accettabile il solo pensare che nelle competizioni elettorali ci siano politici e faccendieri impegnati ad acquistare pacchetti di voti determinando la vittoria e l’elezione di sindaci che vedrebbero compromessa la loro onorabilità oltre ai risvolti giudiziari e di conseguenza penali che peserebbero sull’amministrazione di turno. Quanto contestato agli indagati è gravissimo, si parla di corruzione elettorale attraverso un sistema di corruttela e favori. I partiti devono dare un segnale e uscire dal silenzio. Il M5S in questi anni, senza se e senza ma, ha rappresentato un argine di fronte a questo modo di fare che altera la democrazia e mortifica gli stessi cittadini. Ci siamo presentati ad ogni competizione con la forza delle idee e dei programmi, contro il voto di scambio e il malaffare e la malapolitica volta a creare veri e propri centri di potere. Il Movimento ha come punti cardine, da sempre, etica pubblica, trasparenza e legalità, e su questi temi saremo sempre intransigenti perché per noi non esiste la vittoria ad ogni costo, per noi esiste il voto libero e democratico e il bene dei cittadini, tutti”.
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