BARI - "L'intersindacale medici (Ugs Medici - Cgil Fp Medici - Smi -SIMeT - Snami) chiede quali iniziative l'Assessorato alla Salute intende adottare per affrontare la recrudescenza dei contagi da coronavirus nella variante Omicron V alla luce della cessazione del servizio prestato dalle Usca a partire dal 30 giugno". Lo rende noto Smi.
"Vanno decise - prosegue la nota - misure urgenti per fronteggiare la situazione critica del settore emergenza urgenza dove mancano 200 medici rispetto gli organici previsti e dei pronto soccorso che versano in grandissima difficoltà a causa delle inaccettabili croniche carenze di organico.
È necessario affrontare da subito il problema delle liste d'attesa, caratterizzate da prenotazioni lunghissime che inducono il cittadino a rivolgersi al pronto soccorso oppure al privato e a pagarsi le cure nonostante la sanità impegni l'80% del bilancio regionale.
Vanno risolti le questioni riferite alla gestione della telemedicina per far funzionare adeguatamente le piattaforme regionali, che vanno spesso in blocco con una conseguente disfunzione che complica il lavoro dei medici di famiglia.
Senza queste soluzioni la Puglia non sarà in grado di far fronte in modo efficiente alla domanda di salute".
Partecipano: Francesco Pazienza (SMI); Sportelli Gianni (SNAMI ); Mazzarella Antonio (CGIL medici); Bellini Vito (UGS specialisti ambulatoriali) ; (SIMeT).