L’estate e i proverbi

VITTORIO POLITO - L’estate è la seconda stagione dell’anno, compresa tra il 21 giugno e il 23 settembre, ed è caratterizzata dalle elevate temperature, dal momento che il sole permane un maggior numero di ore sull’orizzonte. L’estate, infatti, può essere calda, torrida, afosa, piovosa, ecc. Lo splendore, la generosità e la magnificenza dell’estate, si accompagnano anche alla notevole attività nei campi per prepararli ad affrontare i tempi duri dell’inverno.

L’estate è associata al divertimento, alle passeggiate, agli sport all’aria aperta per godersi il sole, reintegrare la vitamina D. Nonostante molti vantaggi vi sono anche degli svantaggi a causa dell’alta temperatura: scarse precipitazioni, vegetazione desertica, incendi ed anche un maggior esaurimento fisico, quindi necessità di maggior riposo e idratarsi continuamente, tenendo d’occhio soprattutto i bambini.

L’estate, periodo in cui gli studenti non vanno a scuola e le famiglie vanno in vacanza è, secondo Papa Francesco, un “momento provvidenziale per accrescere il nostro impegno di ricerca e di incontro con il Signore”. Ai tanti pellegrini che gremiscono piazza San Pietro, infuocata dal caldo sole estivo il Pontefice non ha dimenticato “quanti si trovano nella solitudine, per gli ammalati e per la moltitudine di uomini e di donne che, in diverse parti del mondo, sono umiliati dall’ingiustizia, dalla prepotenza e dalla violenza” e io aggiungerei dalle guerre.

Numerosi anche i poeti che si sono dilettati a scrivere poesie per celebrare l’inizio della bella stagione che permette di avere più tempo libero per i propri hobby, ma soprattutto per il riposo. I momenti di relax non piacciono solo a noi. Anche un gran numero di pittori dedicano le loro opere all’estate per celebrare questa stagione. Una per tutte mi piace ricordare Marialuisa Sabato, autrice dell’immagine che segue, gentilmente concessa, che rappresenta il particolare di una sua opera dedicata all’estate.
(Marialuisa Sabato – Estate, particolare)

Vediamo i proverbi che dicono.

L’estate è la mamma dei poveri. Perché con l’abbondanza dei suoi frutti elargisce generosamente di che vivere a tutti senza chiedere prezzi eccessivi. Al tempo stesso il caldo dà modo di vestirsi con poco.

Quando non c’è né d’estate non ce n’è neanche d’inverno. Quando il raccolto è scarso nei campi, mancherà anche nei granai e nelle dispense.

Chi brucia legno d’estate avrà freddo d’inverno. Chi consuma inutilmente le sue provviste e i risparmi dovrà penare quando ne avrà veramente bisogno

Estate calda, vino buono. Il caldo fa maturare bene l’uva per cui si ottiene un ottimo vino.

Curiosità


In estate, con l’aumento delle distrazioni, diveniamo meno svogliati, il richiamo delle attività di svago diventa irresistibile, mentre concentrarsi su studio o lavoro appare più difficile del solito. Uno studio condotto utilizzando i dati raccolti dall’American Time Use Survey aveva svelato come durante i giorni piovosi le persone svolgano le attività mediamente circa 30 minuti in più rispetto alle giornate soleggiate. Nel 2012 invece un team di ricercatori dell’Università di Harvard e dell’Università della Carolina del Nord, hanno portato avanti una campagna di studio su un gruppo di impiegati di una banca giapponese, analizzando il tempo impiegato nel gestire le pratiche di mutui e finanziamenti: ebbene, i lavoratori si sono dimostrati chiaramente più produttivi nelle giornate di cattivo tempo.

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