VITTORIO POLITO – Da sempre oro e argento sono associati al concetto di moneta. Ma furono i Lidi gli inventori del denaro-moneta (anche se alcuni attribuiscono il primato ai cinesi). Nella parte occidentale della Lidia anatolica, intorno alla metà del settimo secolo a.C., circolarono i primi pezzi di materiale prezioso sui quali il re aveva fatto imprimere il suo sigillo. Fu nel 550 a.C. che il re Creso fece coniare le prime monete d’oro puro. La moneta d’oro aveva così il suo inizio. Fu proprio dalla Lidia che i Greci importarono il sistema aureo che traeva a sua volta origine dal sistema adottato da sumeri e babilonesi. Secondo il vangelo di Matteo, il prezzo del tradimento di Gesù fu fissato in trenta ‘sicli’, poco più di duecento grammi di argento. La moneta sostituiva il baratto e diventava il punto centrale dell’economia. L’oro diventava il metallo universalmente riconosciuto come oggetto di valore e pertanto, come indispensabile mezzo di progresso, tanto da far segnare per i greci il passaggio dalla forma di vita agricola a quella urbana. Chiudiamo questa rapida introduzione con una domanda: Provate a indovinare chi fu il primo uomo vivente a farsi ritrarre su una moneta d’oro? Giulio Cesare, ovviamente.
L’oro, simbolo di ricchezza, è considerato un metallo nobile, di colore giallo, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i reattivi chimici, presente in natura allo stato nativo, che si trovano in rocce e sabbie, considerato fin dall’antichità uno dei metalli più preziosi per la sua inalterabilità, rarità, elevata duttilità e malleabilità. È usato come mezzo di scambio e, in lega con argento, rame e altri metalli, soprattutto per fare monete e oggetti d’ornamento o in lingotti d’oro per coloro che desiderano investire.
Pare che l’estrazione dell’oro risalga addirittura alla nascita delle prime civiltà in Mesopotamia, nell’Africa settentrionale. Secondo recenti calcoli si stima inoltre che da allora ne siano state prodotte circa 150.000 tonnellate.
Nell’antichità le erbe medicinali particolarmente preziose venivano raccolte con l’ausilio di attrezzi d’oro, allo scopo di conservare intatte le loro sostanze, anche perché allora si credeva che i gioielli d’oro avessero il potere di proteggere dalle sciagure, specie se ornati di pietre preziose. Inoltre l’oro si utilizzava solo per la produzione di oggetti sacri o per le case reali.
Secondo i dati del World Gold Council nel 2020 il Paese che ha estratto la maggior quantità di oro è stata la Cina seguita daRussia, Australia, Stati Uniti, Canada, Ghana e Brasile.
Notizie storiche ci fanno sapere che le prime monete d’oro e d’argento apparvero nella Lidia, antica regione dell’Asia Minore. Uno dei suoi governatori più importanti, Creso (561-546 a.C.), che sprecò oltre dieci tonnellate d’oro per la costruzione e la decorazione del Tempio di Artemide, un monumento più grande del Partenone e, preparandosi alla guerra contro i persiani, donò al tempio di Apollo di Delfo qualcosa come 117 lingotti di metalli preziosi. Ma, nonostante le sue ricchezze, Creso fu sconfitto e catturato da Ciro, che lo condannò al rogo.
L’oro in ogni secolo è sempre stato più caro dell’argento, non solo perché più scarso in natura, ma anche perché richiede, per l’estrazione, a parità di quantità con l’argento, molto più lavoro.
L’argento, anch’esso considerato metallo prezioso, generalmente è messo in relazione con la Luna. Nell’antico Messico era chiamato “bianco escremento degli dei”. Anche l’argento, meno costoso dell’oro, era considerato simbolo del benessere borghese e venne spesso utilizzato per realizzare oggetti votivi. L’argento, dal caratteristico colore bianco, lucente, di notevole pregio, malleabile e duttile, è usato nella composizione di leghe, nella fabbricazione di oggetti di lusso, di apparecchi chimici, in elettrotecnica e come catalizzatore in chimica organica. Per millenni l’argento è stato usato come ornamento e come materiale per utensili. Nel periodo degli Incas nell’antico Perù, fu usato come merce di scambio e come base per molti sistemi monetari.
L’argento fu scoperto migliaia di anni fa e da allora è stato impiegato per innumerevoli scopi. Per via della sua natura preziosa era ed è apprezzato come materiale per la realizzazione di gioielli. Le prime tracce di utilizzo di questo metallo prezioso risalgono, come detto, ai Sumeri in quanto gli archeologi hanno scoperto antichi manufatti d’argento nelle loro sepolture. I Sumeri sono di fatto considerati gli scopritori dell’argento. Tuttavia, questo popolo lo utilizzava maggiormente per creare oggetti utilizzati come ornamenti funerari.
Vediamo, ora che dicono i proverbi.
L’oro si prova col fuoco. Le cose che valgono si verificano sottoponendole a prove difficili, rigorose. Spesso è usato per riferirsi alle prove della vita, dolori e tribolazioni.
Con l’oro, meglio che con l’eloquenza, si prova la propria innocenza. Proverbio che fa ben capire quanto il denaro, le cose materiali in generale, siano da sempre state considerate le più importanti nella vita dell’uomo.
L’oro vale quanto pesa. L’oro si valuta secondo il suo peso: maggiore la quantità, maggiore il valore. Secondo un’altra interpretazione: è l’alto peso specifico dell’oro che lo qualifica al di sopra degli altri metalli.
L’oro governa il mondo. In questa massima l’oro equivale a “denaro”. Le cose del mondo sono governate e decise dall’oro e con l’oro, come recita una massima di tradizione antica.
L’oro prestato quando si richiede diventa piombo. L’oro prestato, dal momento che si richiede indietro, si deprezza, al punto che, quando è restituito, vale infinitamente meno di quanto valeva al momento del prestito.
Con l’oro non si compra tutto. Vi sono valori che non si possono acquistare o scambiare con l’oro. Si tratta dei doni di natura, come l’intelligenza, di quelli del destino, dell’amore e delle doti morali come l’onestà.
Il ‘suono’ dell’oro è inteso anche dal sordo. Il denaro e la ricchezza sono ambiti da tutti. Nessuno, neanche il più sciocco o incapace, si sottrae alla seduzione dei soldi.
L’oro e l’argento sono buoni d’estate e d’inverno. Il denaro e la ricchezza a differenza dei beni reali, non conoscono stagioni, sono sempre graditi.
L’argento porta l’uomo all’inferno e resta fuori. Il denaro porta l’uomo alla perdizione e poi l’abbandona. La bramosia di far soldi conduce a commettere imprudenze ed errori, ma difficilmente l’uomo gode della ricchezza raggiunta.
Mancamento d’argento porta pena e tormento. La mancanza di soldi porta preoccupazioni e seccature.
Curiosità
Il vitello d’oro. Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dalla montagna, si affollò intorno ad Aronne e gli disse: «Facci un dio che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l’uomo che ci ha fatti uscire dal paese d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto». Aronne rispose loro: «Togliete i pendenti d’oro che hanno agli orecchi le vostre mogli e le vostre figlie e portateli a me». Tutto il popolo tolse i pendenti che ciascuna aveva agli orecchi e li portò ad Aronne. Egli li ricevette dalle loro mani e li fece fondere in una forma e ne ottenne un vitello di metallo fuso. Allora dissero: «Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto!». Ciò vedendo, Aronne costruì un altare davanti al vitello e proclamò: «Domani sarà festa in onore del Signore». Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per darsi al divertimento (Esodo 32).