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MOSCA - Il capo del Cremlino afferma che le misure adottate da Usa e Unione europea "fanno più male all'Occidente che alla Russia".
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha lasciato in anticipo la riunione a Bali del G20 delle principali economie dopo aver detto ai suoi omologhi che l'invasione russa dell'Ucraina non è responsabile di una crisi globale alimentare e che le sanzioni progettate per isolare la Russia equivalevano a una dichiarazione di guerra. A renderlo noto il Guardian.
"Se l'Occidente non vuole che si svolgano colloqui, ma desidera che l'Ucraina sconfigga la Russia sul campo di battaglia, poiché sono state espresse entrambe le opinioni, allora, forse, non c'è nulla di cui parlare con l'Occidente", ha detto il capo della diplomazia russa.
Intanto, il presidente ucraino Zelensky ribadisce che Kiev non è disposta a cedere territori a Mosca come parte di un negoziato.