Report Crea, Zullo (Fdi): “La Puglia fra le ultime regioni per offerta socio-sanitaria, ma dal dipartimento e assessorato nessun comunicato”

BARI - “La Sanità pugliese è migliorata, soddisfa le esigenze dei pugliesi? Secondo la Regione sicuramente sì: il 5 luglio scorso veniva diramato un comunicato che annunciava che la Puglia era tra le Regioni con il maggior miglioramento in Italia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)". Così in una nota il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.

“Ma i proclami - prosegue Zullo - hanno vita breve e il Report “Le Performance Regionali” di CREA Sanità ci mette davanti a un quadro desolato: la Puglia è fra le Regioni che offre ai cittadini le minori opportunità di tutela socio-sanitaria. Nel ranking le Regioni oscillano da un massimo punteggio di Performance del 54% (fatto 100% il risultato massimo raggiungibile) ad un minimo del 24%: le quattro migliori sono Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lombardia. Le sei peggiori Sicilia, Puglia, Molise, Abruzzo, Campania e Calabria, con livelli di Performance inferiori al 30%.

“Al di là delle ‘pagelle’ e dei ‘report’ quello di CREA, per noi di Fratelli d’Italia, è solo una conferma di quanto denunciamo ogni giorno: dalla una disorganizzazione amministrativa dei CUP, che in questi giorni in tutta la regione, sono in totale caos per aperture degli sportelli ridotti all’osso, alla mancata assistenza territoriale, mentre quella preventiva è praticamente dimenticata. I pugliesi hanno rinunciato alle visite diagnostiche preventive a causa delle lunghe file d’attesa e chi può le fa privatamente e a pagamento.

“Infine una curiosità: i dati CREA sono a conoscenza anche della Regione che li ha anche pubblicati (https://www.regione.puglia.it/web/ufficio-statistico/-/crea%C2%A0sanit%C3%A0.-le-performance-regionali.-x-edizione) ma stranamente non né il Dipartimento né l’Assessorato hanno pensato di fare un comunicato di scuse ai pugliesi, ammettendo che i toni trionfalistici del 5 luglio forse erano decisamente fuori posto. Questo silenzio la dice lunga su quale sia la politica sanitaria della Regione fatta di annunci. E solo quelli”, conclude Zullo.

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