'Restore site visit' a Lesina: la Puglia bonificata potrà essere la prima regione espunta dall’infrazione dell’Ue
BARI - Questo pomeriggio in occasione del quinto evento “Restore site visit”, l’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, insieme al Gen. B. CC Giuseppe Vadalà, commissario unico per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale, e al sindaco del Comune Lesina, Primiano Di Mauro, ha visitato il sito Pontone Pontonicchio (Lesina) area di discarica abusiva sottoposta a infrazione europea e oggetto di bonifica, e successivamente ha partecipato all’incontro durante il quale è stato presentato l’intervento di bonifica, sono stati illustrati i progetti di riqualificazione dell’area ed è stata premiata la comunità locale.
Il “restore site visit” è un’iniziativa nata nel 2019 su proposta del Sottosegretariato del Mite, che interessa aree sottoposte a interventi di bonifica e di messa in sicurezza che hanno permesso di stralciarle dalla procedura di infrazione da parte della Comunità europea.
“Le azioni di prevenzione e vigilanza per il contrasto al fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti e delle discariche abusive e la messa in sicurezza dei siti contaminati rappresentano un’azione fondamentale della politica del mio Assessorato – ha dichiarato la Maraschio -. La nostra terra con le sue tradizioni del buon vivere e dell’ospitalità, riconosciute a livello internazionale, ci richiede sempre più azioni concrete che possano prevenire la compromissione dell’ambiente e sanare le ferite inferte al territorio per restituirlo all’utilizzo delle comunità locali e agli operatori economici per una sostenibilità sempre più certa dello sviluppo.
La collaborazione fattiva con il Commissario Generale Vadalà, e con la Struttura di Supporto tecnico amministrativa dal lui coordinata, ha fatto sì che la Puglia possa essere la prima regione in Italia a bonificare i siti di ‘Discarica Abusiva’ risultati inquinati e che hanno determinato la procedura di Infrazione Comunitaria della Corte di Giustizia Europea. Il risultato che registriamo di risanamento ambientale per tutti e sei i siti pugliesi è un modello di collaborazione istituzione non solo utile al compimento nei tempi giusti dei procedimenti tecnici amministrativi, ma anche un modello utile per salvaguardia del territorio, delle sue componenti ambientali e del benessere dei cittadini – conclude l’assessore -; un modello di collaborazione istituzionale che vuole tendere ad eliminare ogni ostacolo alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo delle economie locali.”
“Il site visit vuole essere un modo di evidenziare la conclusione di un processo di disinquinamento ambientale e di risparmio economico, inconfutabilmente gravoso per la nostra Nazione – ha spiegato il Commissario Vadalà -. Il sito di discarica di Lesina è stato in procedura di infrazione per 7 anni (XIV semestri) generando un pagamento sanzionatorio di € 2.800.000,00 per l’Italia. Oggi con questo site visit rimarchiamo anche il fatto che la Regione Puglia è la prima regione (eccezzion fatta del sito toscano dell’Isola del Giglio) a completare il risanamento dei siti in infrazione europea, infatti tutte le discariche commissariate regionali (6) sono state risanate ed espunte dalla procedura Ue a dimostrazione dell’impegno profuso fin da subito degli organi regionali. Nel sito di Lesina - continua Vadalà - dal punto di vista ambientale i rifiuti sono isolati, l’inquinamento è sotto soglia ed i valori di contaminazione sono monitorati, come prevede la normativa, ma in più in questo sito siamo riusciti, grazie ad uno sforzo globale, sinergico e d’intesa con Regione, Comune ed Arpa, a effettuare un vero risanamento ambientale, restituendo alle collettività il territorio. Infatti sul sito, per il tramite della collaborazione di Arbolia, piantumeremo un bosco. Ma faremo anche di più, visto che le risorse finanziarie ci sono: abbiamo intenzione di creare una pista di mountain bike, in modo tale da rendere fruibile, finalmente, un’area che per decenni era non solo inquinata ma altresì chiusa".