Ucraina, Onu: “Sconvolti per l’attacco missilistico a Vinnytsia”

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KIEV - Sono almeno 23 i morti civili, tra cui tre bambini, nella città ucraina di Vinnytsia, colpita da missili russi. Il segretario generale dell'Onu Guterres si è detto "sconvolto" dall'attacco. Avviso urgente dell'ambasciata Usa agli americani: "Lasciate subito il Paese".

La seconda missione di raccolta prove Osce in Ucraina, intanto, ha individuato "chiari schemi di gravi violazioni della Convenzione di Ginevra attribuibili principalmente alle forze armate russe". L'intelligence britannica ha segnalato che, nelle ultime 72 ore, l'avanzata dell'esercito di Putin si è fermata nel Donbass.

Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina l'esercito russo ha lanciato oltre 17.300 attacchi contro obiettivi civili mentre poco più di 300 hanno colpito obiettivi militari: lo ha detto il primo viceministro degli Interni ucraino, Yevhen Yenin, secondo quanto riporta Ukrinform.

"Recentemente abbiamo assistito ad attacchi contro obiettivi civili. Ho chiesto specificamente un rapporto riassuntivo su quanti missili russi hanno colpito obiettivi militari e quanti hanno colpito obiettivi civili - ha detto Yenin -. Per fare un confronto: dall'aggressione, ci sono stati 17.314 attacchi su obiettivi civili e poco più di 300 su obiettivi militari".

Nuove sanzioni dovrebbero essere introdotte quanto prima contro la Russia, poiché l'impunità dei "terroristi" incoraggia altri Paesi. Lo ha dichiarato ieri sera il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel consueto videomessaggio.

Allo stesso tempo, il capo di Stato ha affermato che sono necessari anche un tribunale speciale per l'aggressione russa e un apposito meccanismo di risarcimento dei danni che indirizzi i fondi dello "Stato terrorista" - la Russia - a coloro che intende distruggere.

Secondo Zelensky, è assolutamente necessario introdurre quanto prima tali restrizioni contro le esportazioni di energia russe, le quali "non consentiranno ai terroristi di coprire i propri costi a spese della comunità internazionale".

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