Andria, la processione dei miracoli

 ANDRIA - L’attesa era tantissima. Un’attesa per il ritorno della storica processione notturna che accompagna il Simulacro della Madonna dei Miracoli dalla Cattedrale al Santuario in Piazza San Pio X, ad Andria. Un’attesa che ha coinvolto l’intera comunità cittadina ma che ha anche, come accadeva fino al 2019, portato nella città federiciana notevoli flussi di persone provenienti da altri comuni e persino da fuori regione. Una devozione di grande significato. Ma vediamo cosa è accaduto in quella che il Presidente Savino Montaruli ha definito “La Notte dei Miracoli”.

A fare l’analisi è lo stesso Montaruli il quale è stato anche protagonista della realizzazione di un servizio giornalistico audio-video che ha fatto registrare molte migliaia di visualizzazioni sui Social, in pochissime ore. Un servizio nel quale viene commentato il percorso del cordone umano formato da molte miglia di fedeli che hanno accompagnato la Statua d’argento della Madonna dei Miracoli verso la sua casa la notte di sabato 27 agosto 2022.

Ecco le dichiarazioni dell’Attivista sociale andriese: “così come accaduto in precedenti occasioni abbiamo voluto dare il contributo concreto affinché si tornasse a quella tanto auspicata ed attesa “normalità”. La processione della notte di sabato 27 agosto è stata l’emblema tangibile di questo desiderio di “normalità”. Come Unibat, grazie al supporto dei piccoli commercianti andriesi, abbiamo attivato una significativa sinergia con il neo Comitato Feste e con il suo Attivista signor Di Pasquale Sebastiano, tanto benvoluto ed amato dai suoi conterranei.  Così come abbiamo già fatto in occasione della Festa Patronale del 2021, quando l’Ente Pubblico intese sopprimere qualunque forma di esternazione di Festa Popolare e noi sopperimmo a quella decisione attivando una serie di iniziative che sono state molto gradite ed apprezzate dalla popolazione, a costo zero per il comune e per la Curia e senza usufruire di un solo euro di denaro pubblico, anche per il corrente anno sono molteplici le iniziative “autonome ed indipendenti” programmate in onore dei Santi Patroni San Riccardo e Madonna dei Miracoli, a settembre. 

Iniziative che dimostrano quanto sia importante la sinergia tra pubblico e privato e quanto sia fondamentale che questo concetto diventi culturalmente acquisito dall’Amministrazione comunale Bruno e dai suoi riferimenti spesso chiusi in se stessi, quasi timorosi di prendere iniziative per paura di sbagliare quindi di “rischiare il posto”. Alla domanda: “la città si è fatta trovare preparata?” io rispondo così: “no. Purtroppo Andria, anche in questa importante occasione, si è fatta trovare assolutamente impreparata, sia dal punto di vista della logistica che dell’accoglienza. Vedere la nostra splendida Piazza Catuma, dove quella notte hanno transitato migliaia di persone per recarsi in Piazza Duomo, in condizioni disumane, stracolma di rifiuti, senza ritegno, in condizioni igienico-sanitarie pessime, con aria maleodorante e rifiuti sparsi dappertutto è stato un colpo al cuore. 

Eppure l’Assessore all’Ambiente ed i suoi Dirigenti comunali avrebbero potuto prevedere e concordare, utilizzando anche la collaborazione delle tante benemerite Associazioni Ambientaliste che operano in città, un intervento ordinario che rendesse quei percorsi dignitosi e fruibili. Una gravissima mancanza che in altre realtà civili avrebbe immediatamente provocato le dimissioni di chi abbia compiti e mansioni pubbliche e vive di denaro pubblico ed ha, di fatto, creato un enorme danno d’immagine alla città di Andria ed alla sua popolazione, oltre a non essersi guadagnato il suo lauto compenso. Se qualche rattoppo di asfalto, già decadente, è stato posizionato in via Santa Maria dei Miracoli qualche ora prima della processione è stato solo grazie alla denuncia di Unibat e del Comitato Feste che già da giugno scorso aveva richiesto quegli interventi e soprattutto grazie al coinvolgimento della Prefettura di Barletta Andria Trani. Un evidente stato confusionale che temiamo possa ripetersi in occasione dell’imminente Festa Patronale. Anche in questo caso ancora nessun programma, nessuna informazione, nessun coinvolgimento. Una situazione politico-amministrativa disastrosa, al limite della sopportazione che gli andriesi auspicavano potesse già finire con l’approssimarsi del 25 settembre ma evidentemente, purtroppo, non sarà così” – ha concluso il leader sindacale pugliese.

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