BARI – In relazione ad alcuni articoli apparsi sui media e relativi ad un soccorso prestato dai vigili urbani di Monopoli ad un minore colpito da malore, la Direzione sanitaria della ASL Bari ha convocato nel pomeriggio del 16 agosto, per un audit interno, la direzione medica dell’ospedale di Monopoli e la direzione della Centrale Operativa del 118. All’incontro sono stati invitati formalmente (via posta elettronica certificata) anche il sindaco, per l’Amministrazione comunale, e il comandante della Polizia locale, assenti giustificati.
L’audit si è reso necessario per chiarire alcuni aspetti legati alle modalità – e ai livelli di rischio - con le quali è stato prestato soccorso al minore da parte dei vigili urbani, così come illustrato nei resoconti giornalistici e ulteriormente approfondito durante l’incontro anche al fine di prevenire eventuali ulteriori episodi. Al termine del suddetto incontro non è emersa, di fatto, alcuna carenza da parte del servizio di soccorso sanitario, come risulta dalle registrazioni telefoniche acquisite dalla centrale operativa del 118; rispetto a presunti ritardi riportati nelle ricostruzioni giornalistiche, se ne rileva l’inesattezza poiché nessuna richiesta specifica di intervento è stata riscontrata nè sarebbero state date informazioni su possibili ritardi. E’ veritiero, invece, che gli agenti hanno deciso di trasportare con l'auto di servizio il bambino all'ospedale San Giacomo, contattando il proprio comando che, a sua volta, ha chiamato la Centrale operativa del 118, informandola di voler agire autonomamente.
In particolare, pur rilevandosi la buona fede dei soccorritori, è emerso in modo quanto mai evidente – oltre all’efficacia delle cure prestate in Pronto Soccorso - l’opportunità di evitare procedure estemporanee e soccorsi autogestiti, anche in presenza di un “codice azzurro” come nella fattispecie (urgenza differibile, ovvero una condizione stabile e senza rischio evolutivo) e a maggior ragione in casi più gravi e in assenza di specifiche nozioni di primo soccorso.
Si ribadisce la necessità di contattare sempre la Centrale Operativa 118 e di seguire le istruzioni pre-arrivo (IPA) impartite dagli operatori di Centrale in attesa dell’arrivo del mezzo di soccorso.
Lo spostamento non necessario di un paziente, la fretta e l’assenza di conoscenze specifiche che consentano di gestire la situazione in modo adeguato e razionale possono infatti originare, sebbene involontariamente, un danno più grande di quello che si vorrebbe evitare, oltre a veicolare un messaggio errato nell’opinione pubblica anche se proveniente non da semplici cittadini. Per questo la ASL Bari ricorda a tutti che è meglio affidarsi sempre al 118 e aspettare l’ambulanza piuttosto che improvvisare soccorsi “fai da te”.
In ogni caso, non è emerso nel corso dell’audit nessun ritardo dei soccorsi trattandosi, in definitiva, di un codice azzurro trasportato in via diretta da automezzo della Polizia Locale.
L’audit si è reso necessario per chiarire alcuni aspetti legati alle modalità – e ai livelli di rischio - con le quali è stato prestato soccorso al minore da parte dei vigili urbani, così come illustrato nei resoconti giornalistici e ulteriormente approfondito durante l’incontro anche al fine di prevenire eventuali ulteriori episodi. Al termine del suddetto incontro non è emersa, di fatto, alcuna carenza da parte del servizio di soccorso sanitario, come risulta dalle registrazioni telefoniche acquisite dalla centrale operativa del 118; rispetto a presunti ritardi riportati nelle ricostruzioni giornalistiche, se ne rileva l’inesattezza poiché nessuna richiesta specifica di intervento è stata riscontrata nè sarebbero state date informazioni su possibili ritardi. E’ veritiero, invece, che gli agenti hanno deciso di trasportare con l'auto di servizio il bambino all'ospedale San Giacomo, contattando il proprio comando che, a sua volta, ha chiamato la Centrale operativa del 118, informandola di voler agire autonomamente.
In particolare, pur rilevandosi la buona fede dei soccorritori, è emerso in modo quanto mai evidente – oltre all’efficacia delle cure prestate in Pronto Soccorso - l’opportunità di evitare procedure estemporanee e soccorsi autogestiti, anche in presenza di un “codice azzurro” come nella fattispecie (urgenza differibile, ovvero una condizione stabile e senza rischio evolutivo) e a maggior ragione in casi più gravi e in assenza di specifiche nozioni di primo soccorso.
Si ribadisce la necessità di contattare sempre la Centrale Operativa 118 e di seguire le istruzioni pre-arrivo (IPA) impartite dagli operatori di Centrale in attesa dell’arrivo del mezzo di soccorso.
Lo spostamento non necessario di un paziente, la fretta e l’assenza di conoscenze specifiche che consentano di gestire la situazione in modo adeguato e razionale possono infatti originare, sebbene involontariamente, un danno più grande di quello che si vorrebbe evitare, oltre a veicolare un messaggio errato nell’opinione pubblica anche se proveniente non da semplici cittadini. Per questo la ASL Bari ricorda a tutti che è meglio affidarsi sempre al 118 e aspettare l’ambulanza piuttosto che improvvisare soccorsi “fai da te”.
In ogni caso, non è emerso nel corso dell’audit nessun ritardo dei soccorsi trattandosi, in definitiva, di un codice azzurro trasportato in via diretta da automezzo della Polizia Locale.