ph Leonardo Pozzo |
Martedì 23 agosto, ore 20.30, sarà in scena Il codice del volo, di e con Flavio Albanese, realizzato con la collaborazione artistica di Marinella Anaclerio, spettacolo incentrato sulla creazione della "macchina per volare", invenzione che Leonardo da Vinci, il genio del Rinascimento, aveva elaborato a partire dal famoso "Codice sul Volo degli uccelli". “Leonardo mi ha insegnato a non aver paura di volare. Tutto è sempre sotto i nostri occhi, domande e risposte. È il pensiero che genera la materia, non la materia che genera il pensiero” con queste parole Flavio Albanese, autore, regista e interprete del monologo, racconta il suo legame con Leonardo, affrontando la vita, le peripezie, i miracoli e i segreti del più grande genio dell’umanità , la sua particolarissima personalità , ma soprattutto la sua voglia di conoscere e insegnare. Perché Leonardo voleva volare? Lo spiega Zoroastro, il suo allievo, il suo giovane di bottega, ovvero l’assistente e suo amico fedele: Tommaso Masini. È proprio lui che ha sperimentato una delle più ardite invenzioni del Maestro: la “macchina per volare”. Gli spettatori conosceranno la storia, l’umanità e sopratutto il modo di pensare di un genio poliedrico e originalissimo che è il simbolo del nostro Rinascimento. Protagonista assoluta è la curiosità , l’inquieta tensione dell’uomo verso la scoperta, l’incredibile capacità umana di arrivare oltre i limiti che la natura sembra imporci.
Mercoledì 24 agosto, ore 20.30, sarà la volta de Il messaggero delle stelle, nuova creazione della Compagnia del Sole in coproduzione con Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus, Accademia Perduta / Romagna Teatri, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Gioia del Colle e il patrocinio di INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica.
Uno spettacolo brillante, per buona parte in rima, scritto da Francesco Niccolini, interpretato da Flavio Albanese e diretto da Marinella Anaclerio.
Tra rime surreali, un po’ di scienza e molta patafisica, l’incontro tra Astolfo, uno dei magici protagonisti dell’Orlando Furioso e Galileo, Copernico, Keplero, Newton e gli altri grandi scienziati del passato, trasforma in una giostra di sorprese e scoperte, che farà del protagonista un autentico “messaggero delle stelle”, almeno quanto lo è stato Galileo Galilei con il suo Sidereus Nuncius e la sua vita piena di sorprese, fin dopo la morte.
Astolfo d’Inghilterra, il più sorprendente, strano e pasticcione fra tutti i paladini di Carlo Magno precipita dal cielo perché da sempre lui viaggia su e giù dalla luna: a lui il compito di riportare sulla Terra il senno di Orlando, che lo ha smarrito per amore della bella Angelica.
Nel suo eterno viaggiare gli è successo qualcosa di inatteso, un incontro speciale, lassù sulla luna, dove è conservato tutto ciò che sulla terra viene perduto, incontra un gruppo di vecchietti vestiti con abiti antichi, impegnati – intorno a una grande tavola riccamente imbandita – a discutere. Sono loro ad accoglierlo e ad aprirlo ai misteri della conoscenza, tra ragione, follia, dubbi ed errori: chi sono questi anziani signori, lo scoprirà poco alla volta, con una serie di avventure e sorprese che lo porteranno a comprendere come è complicata e affascinante la strada della comprensione, della libertà di pensiero e della scienza.
Giovedì 25 agosto, ore 20.30, la trilogia della scienza della Compagnia del Sole si conclude con lo spettacolo vincitore del Premio Eolo 2018: L’universo è un materasso scritto da Francesco Niccolini, diretto e interpretato da Flavio Albanese con la collaborazione artistica e le luci di Marinella Anaclerio.
Uno spettacolo che affascina un pubblico di tutte le età unendo grandi temi di scienza e filosofia a un approccio curioso e di ricerca. Il testo di Niccolini e la messa in scena di Albanese sono un viaggio in quattro capitoli nella storia del tempo, del mito attraverso le scoperte scientifiche e filosofiche più importanti della storia dell’umanità . Si parte dal mito, da Esiodo, attraversando Aristotele e Tolomeo si prosegue con la rivoluzione copernicana per arrivare alle grandi scoperte novecentesche, ad Einstein e ai quanti. Un racconto fatto in prima persona dal dio Crono, dal Tempo, protagonista diretto di tutta la storia: prima imperatore dell'universo e poi, dopo essere stato sconfitto dal figlio Zeus, sempre più in disparte, fino a sparire.
L’universo è un materasso permette al pubblico di adulti e bambini di porsi le stesse domande che i più grandi filosofi e scienziati si sono posti nei secoli. Domande semplici ma importantissime: il tempo forse non esiste, come forse non esistono gli dèi, ma è altrettanto vero che esistono tutte le cose in cui crediamo.
Ogni appuntamento è anticipato da un laboratorio di teatro e scienza e da una lezione sul tema curata dall’astrofisico Marco Giliberti dell’Università di Milano (ore 19:30, presso la Casa di Pulcinella). Gli appuntamenti rientrano nel programma del Festival “Felicità Adriatica” ideato e diretto dal Granteatrino Casa di Pulcinella, tra i vincitori del bando "Le due Bari" promosso dall’assessorato alle Culture del Comune di Bari e finanziato dalla direzione generale Spettacolo del Ministero della Cultura (MiC) per la realizzazione di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città ; una ricca rassegna di spettacoli e laboratori per far conoscere al pubblico artisti che hanno tracciato un solco indispensabile e indimenticabile nel loro percorso artistico nel teatro di figura e nel teatro per ragazzi.
INFO E PRENOTAZIONI:
INGRESSO GRATUITO
Prenotazioni 0805344660, botteghino@casadipulcinella.it