MOLFETTA (BA) - A poco più di un anno dall’inaugurazione della nuova sede sita nell’ex sede della Polizia Municipale in Piazza Vittorio Emanuele II, nei storici locali che un tempo ospitavano la Pretura, l’Avis Molfetta si accinge a dar vita ad un nuovo spazio adeguatamente attrezzato in cui offrire alle donatrici e donatori avisini “in tempo reale” prestazioni di telecardiologia a distanza.
In particolare trattasi di un servizio di elettrocardiografia che rientra nel diritto del donatore abituale di ricevere oltre ai consueti esami del sangue, almeno una volta l’anno, una visita cardiologica con elettrocardiogramma e ad una radiografia al torace. Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie alla partecipazione di alcune aziende come Bolzoni S.p.A e Coop. Alleanza 3.0, alla collaborazione del S.E.R. Molfetta e dell’Infermiera specializzata nonché donatrice de Trizio Elisabetta.
L’inaugurazione della sala medica all’interno della sede di Avis Molfetta avrà luogo sabato 17 settembre ore 18 con una cerimonia ufficiale presieduta dalle autorità . Si tratta di un evento storico che contribuisce a sottolineare l’impegno di Avis Molfetta sul territorio e nel sociale. L’atto di donare il sangue è sempre importante, ma nell’ultimo periodo ha assunto contorni ancora più rilevanti vista lo stato di emergenza in molti ospedali pugliesi tanto da sospendere gli interventi programmati. Un grosso problema che si ripresenta ogni estate: quando si dona meno e c’è più bisogno di sangue. Molfetta in tal senso si è particolarmente differenziata grazie al lavoro di chiamata svolto dall’AVIS e dalle altre associazioni cittadine. «Inaugurare questo ulteriore servizio – è il commento del Presidente di Avis Molfetta Giacomo Giancaspro - significa potenziare ulteriormente la fidelizzazione dei donatori in un’ottica di tutela del diritto alla salute e quindi di autosufficienza di sangue e plasma derivati». Servizio di tele cardiologia, ma non solo. E’, infatti, intenzione del Consiglio, nell’ambito del progetto “CIBO, DONAZIONE E SALUTE”, già attivo da diversi anni, attivare uno sportello pubblico di counseling motivazionale nutrizionale per educare, giovani e meno giovani, donatori e non donatori, ai cambiamenti degli stili di vita e quindi alla buona alimentazione e ai corretti stili di vita. A questo si aggiungerà uno sportello di consulenza psicologica per malati oncologici e non, che permetta a tutti coloro che sono coinvolti nella malattia di affrontare con l’aiuto di uno specialista le numerose difficoltà che si incontreranno. «L’obiettivo è quello di offrire alla città e alle sue donatrici e donatori un contributo qualificato e professionale – ha proseguito Giancaspro - in quanto che con la loro silenziosa, anonima, volontaria, periodica, non remunerata, e consapevole partecipazione, garantiscono il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e dei suoi derivati». Il Consiglio Direttivo ha ritenuto di dedicare la sala al compianto dott. Enrico Pansini cardiologo e medico di famiglia prematuramente scomparso a causa del coronavirus. «Enrico Pansini era un amico, un professionista, un uomo sempre pronto e disponibile con tutti. A tutti dispensava consigli e sorrisi – ha ribadito Giancomo Giacaspro - Un artigiano dell’umanesimo integrale capace sempre di parlare al cuore dei suoi amici, dei suoi pazienti, delle persone che incontrava. Un medico che ancor prima di offrire risposte, anteponeva l’uomo con le sue competenze e passione per il proprio lavoro. Siamo certi che i suoi insegnamenti nel prendersi cura dell’altro che ci sta accanto “a km zero e a zero interessi”, possa essere d’esempio per tanti donatori e donatrici con l’unico interesse di favorire il bene per far del bene».