L’ulivo, l’oliva e l’olio fra curiosità e proverbi


VITTORIO POLITO
- Fin dalla notte dei tempi l’ulivo è stato considerato un albero sacro, tanto che il prodotto dei suoi frutti, l’olio, oltre che essere componente essenziale in cucina e nelle diete, è stato da sempre utilizzato anche nei riti sacri (battesimo, cresima, ordine sacro, unzione degli infermi, ecc.). La mitologia greca attribuisce alla giovane dea Atena la nascita dell’olio. Atena, anche dea dell’intelligenza, protettrice di virtù, quali la sapienza, la saggezza e le arti, nata dalla mente di Giove, rappresenta l’evoluzione dell’uomo ed il prevalere della mente contro gli elementi primordiali, quali la terra ed il fuoco. L’olio, prodotto dell’ulivo, è stato definito da Omero “oro liquido”.

L’ulivo è una pianta appartenente alle oleacee, diffusa nella regione mediterranea, presente in due varietà: selvatico o oleastro, con frutti piccoli e portamento arbustivo, spontaneo in alcuni tratti costieri o coltivato oggi su vasta scala e la sua coltura è antichissima. L’oliva è il frutto oleoso dell’albero dell’ulivo e, usata in salamoia, fritta, seccata al sole, è un alimento ricco di calorie mentre dalla sua frangitura e spremitura si ottiene l’olio, da sempre utilizzato come indispensabile condimento, cotto e crudo, in quasi tutte le ricette culinarie.

A sua volta dalle olive si ottengono varie qualità di olio: extra vergine di oliva, olio vergine di oliva, olio d’oliva, olio d’oliva vergine lampante, olio di sansa, ecc. L’olio lampante serviva per accendere le lampade stradali.

Anche in campo farmacologico venivano riconosciute all’olio innumerevoli virtù, infatti veniva utilizzato nella medicina popolare come purgante, linimento per massaggi, ecc. Anche le arti magiche utilizzavano l’olio. Mentre nel medioevo, in occasione di assedi, gli assediati versavano l’olio, bollente, sugli assalitori. Nell’antica Roma, Orazio racconta che il sudicio Natta rubava l’olio dalle lanterne pubbliche per utilizzarlo come condimento, mentre i greci lo utilizzavano come materiale infiammabile contro le navi nemiche.

Recentemente Dina e Savina Ferorelli hanno pubblicato il volume “L’Ulivo, Sacro Graal della Vita” (WIP Edizioni) che si compone di due parti: “L’Ulivo, Sacro Graal della Vita” e “L’Ulivo, albero della vita”, che ci aiutano con il loro libro a farci sapere storia, farmacologia, letteratura, poesia e curiosità sull’ulivo e sui suoi prodotti.

Dal testo citato riporto alcuni benefici dell’olio extravergine di oliva: abbassa i livelli di colesterolo; previene le malattie cardiovascolari; protegge il fegato; favorisce la digestione; regola l’intestino e nutre la pelle ed il cuoio cappelluto.

Ed ora vediamo i proverbi.

L’olivo benedetto riporta la pace sotto il tetto. L’ulivo benedetto era simbolo della pace della famiglia al suo interno e verso gli altri. Simbolo di pace, era anche segno dell’avvenuta riconciliazione che la religione prescrive nel periodo pasquale.

L’olivo benedetto arde verde e secco. Qui ‘benedetto’ non si riferisce al ramo d’ulivo della Domenica delle Palme, ma è un appellativo generico dato all’ulivo, una pianta sacra, utile e benefica. L’ulivo benedetto, quindi, equivale alla legna da ardere che si ricava dalla stessa pianta.

Le olive cominciano a dar olio quando hanno avuto la novena di Natale. La raccolta delle olive non deve avvenire con troppo anticipo, altrimenti l’olio che se ne ricaverà sarà scarso.

La prima oliva è buona, la seconda migliore, dalla terza in poi sempre peggio. Si riferisce non solo alla raccolta, che un tempo veniva fatta in tempi diversi per diluire nel tempo il lavoro, ma anche un consiglio a non mangiarne troppe.

Anno di neve, anno di olive. Quando in inverno cade molta neve si prevede per l’annata seguente una raccolta abbondante di olive.

Liscio come l’olio. Procedere senza incontrare ostacoli di sorta.

Olio di gomito. Necessità di tanta forza fisica per svolgere un lavoro.

La verità è come l’olio, viene sempre a galla. La verità emerge sempre, come l’olio che galleggia sull’acqua.

Curiosità

La Repubblica Italiana ha coniato diverse monete con il simbolo del ramoscello o dell’alberello d’ulivo negli anni 1946-1950, 1955-1989, 1990-1992 e 1995, ed ha emesso diversi francobolli col tema olivo.

E per concludere ricordo che il Martirologio Romano annovera anche un Santo dal nome Olivo, martire, venerato a Carpignano Sesia (Piemonte), che la Chiesa ricorda solitamente la IV Domenica d’aprile. Ma è una celebrazione variabile.

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