ROMA - "Quella destra che oggi tace sulle parole di Medvedev mette a rischio la sicurezza nazionale''. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'intervista a La Stampa. Fondatore di Impegno civico, candidato alle prossime elezioni in coalizione con il Pd, è convinto che il messaggio dell'ex presidente russo sia ''un ricatto inaccettabile. Ricordiamoci che questi signori minacciano l'Europa di interrompere completamente le forniture di gas. Siamo fuori da qualsiasi regola della democrazia. E sa cos'è spaventoso? Il silenzio di molti leader politici italiani. I responsabili della caduta del governo Draghi non sono ancora intervenuti per respingere una tale ingerenza''. Il riferimento è a Giuseppe Conte, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini: ''Certo, a loro. E' in atto un chiaro tentativo di interferire sul voto che non mi sembra si stiano affannando a respingere''. Di Maio ritiene ''sia necessario indagare i rapporti tra i leader dei partiti italiani e alcuni mondi politici e finanziari russi. Perché sono successe delle cose assurde. L'ambasciatore di un Paese straniero verso il quale, con tutta l'Europa, abbiamo emanato sanzioni, Razov, ha fatto un endorsement alla risoluzione di Conte sull'Ucraina. E' per questo che siamo andati via da quel partito, perché abbiamo assistito a dinamiche che sono fuori da qualsiasi dialettica politica''.