MARIO CONTINO - Perché nelle grandi città non vengono valorizzate le piccole oasi verdi private che fungono, fortunatamente, da polmone green per l'intera comunità ? Abbiamo provato a comprendere il motivo che spinge molti comuni a non piantare alberi e, anzi, ad ostacolare persino il mantenimento di giardini privati che sorgono all'interno delle aree urbane. Ovviamente non siamo riusciti a comprendere i motivi di tanto scellerato affetto per le distese di cemento e di asfalto, anche se siamo sufficientemente svegli da intuire le ragioni che spingono le amministrazioni pubbliche a puntare su business forse più redditizi, ma chiaramente queste sarebbero solo illazioni in mancanza di prove e preferiamo prenderne le distanze.
Tornando però al nocciolo della questione, occorrerebbe una presa di coscienza generale da parte sia della pubblica amministrazione che della cittadinanza. Nell'era delle politiche green che spesso si riducono in obblighi assurdi utili solo a favorire questa o quella industria in un determinato settore, tutt'altro che green, piantare alberi rappresenta il modo più semplice è diretto per aiutare questo nostro febbricitante pianeta.
C’è un modo semplice ed economico per migliorare la salute delle persone: piantare alberi o salvaguardare le aree verdi sia pubbliche che private già esistenti, questo è un dato di fatto. L’organizzazione americana Nature Conservancy - organizzazione senza scopo di lucro per la conservazione con sede negli Stati Uniti che si occupa della protezione di piante, animali e biocenosi che sono rappresentativi della diversità della vita sulla terra, nonché della protezione dei loro habitat sulla terra e nell'acqua - si chiede perché piantare alberi non sia stato ancora incluso nei finanziamenti per la salute pubblica. In effetti piantare alberi significa:
• Ridurre la presenza di anidride carbonica nell'aria; • Creare aree in ombra e quindi abbassare il calore sul suolo, on ripercussioni nel micro e nel macro clima;
• Offrire riparo ad animali (mammiferi o uccelli) utili a contrastare la sovrappopolazione di insetti di varia natura; • Se in numero accettabile (siamo lontani dal traguardo) gli alberi possono riequilibrare il clima combattendo le cause della siccità . Molti sono i comuni italiani che, fortunatamente, stanno realmente adottando politiche per la salvaguardia dell'ambiente che si fondano sulla riqualificazione ed il potenziamento del verde pubblico.
Solo nel 2022 in Piemonte si sono piantati oltre 2000 alberi di Paulownia, una pianta nota per le sue grandi capacità di assorbimento della CO2. Quotidianopiemontese.it ci informa anche che gli alberi saranno piantati dalla ditta Tomatis Lamiere di Cuneo in collaborazione con l’Ass.ne Paulownia Piemonte. In Puglia purtroppo le cose non vanno proprio nel verso giusto e nonostante i vari impegni, qualcosa sembra frenare la piantumazione, che tra l'altro è percepita come opera di decoro pubblico e non come mezzo utile al miglioramento della salute pubblica. Un esempio da imitare a Bari: Giardino privato dell'avvocato Isabella Cusanno..
Per fortuna esistono tantissimi giardini privati che rappresentano oasi di vita nel deserto di cemento delle grandi città . Ad esempio ho avuto il piacere di visitare il giardino interno dello “studio Legale avv. Isabella Cusanno” (strada Madonna della stella, civico 12 – Bari). Sono rimasto veramente colpito da ciò che ho potuto vedere.
Nel giardino convivono con grande vigoria insieme a una trentina di piante di limoni , aranci, mandarini, oltre che a:
• Kolwitzia amabilis, arbusto a fioritura primaverile della famiglia dei caprifogli, fortemente profumato;
• Weigelia variegata, arbusto a fioritura estiva profumato
• Chimonanthus praecox, arbusto a fioritura invernale, dal forte profumo;
• Calycanthus floridus, arbusto a fioritura estiva dal forte profumo
• Edera Gloria di Marengo rampicante;
• Parkinsonia aculeata, grande arbusto della famiglia delle Fabacee in grado di colonizzare il deserto del messico;
• Jacaranda mimosifolia ( specie protetta); • Camelia japonica; in piena terra arbusto;
• Virbunus tinus, piccolo arbusto;
• Philadelphus virginalis a fiore doppio; piccolo arbusto,
• Fejoa sellowiana fruttifero;
• Solandra maxima, rampicante profumato;
• Hoya carnosa, rampicante profumato;
• Aruaja serififera, rampicante molto utile per la lotta agli insetti;
• Geranium quercifolium, profumatissimo e utilissimo per la lotta alle zanzare.
Oltre al lungo elenco sopra riportato, in questo stupendo giardino gestito privatamente dall'avv. Isabella Cusanno, sono presenti tre piante di olivo di cui uno dall'età stimata di circa 400 anni, oltre a molte altre piante che non elenchiamo solo per questioni di spazi editoriali.
L'avvocato Cusanno, da noi interrogata, ci spiega che il giardino, essendo a pochi metri dal mare, spesso si trasforma in dimora temporanea per esemplari di pellicano, fregate, perfino cicogne. Si tratta quindi non solo di un polmone verde utile alla collettività ma anche di un oasi protetta naturale che funge da riparo per specie animali spesso protette in quanto in pericolo di estinzione. Non sappiamo quale sia l'impegno che il Comune di Bari abbia preso per favorire questi proprietari, né se tale volontà esista realmente come tutti noi ci auguriamo. Una cosa è certa, il giardino che abbiamo visitato andrebbe salvaguardato e proposto quale esempio di riconciliazione tra l'essere umano e madre natura.