Torna in paese la Madonna del Buoncammino. Padre Paris: “far crescere la dimensione spirituale della Festa si può”

La Madonna del Buoncammino - foto: Antonio Chiaromonte
ROBERTO BERLOCO
- Altamura. Non è solo la Madonna più a cuore della comunità altamurana. Non è soltanto la Madre del Signore che ricorre più spesso nelle preghiere delle famiglie del grande centro federiciano. 

Perché la Maria del Buoncammino, nel comune sentimento popolare, è un divino sole d’amor materno talmente splendente, che, a pieno titolo, può essere considerata un patrimonio spirituale dell’intero territorio murgiano, ma pure di ben oltre, se si deve dar conto della varietà di accenti che si riconoscevano tra la folla che, negli anni precedenti il calvario da coronavirus, usava assieparsi ai lati delle fila della Cavalcata. Folla che, nelle aspettative più fondate, dopo le riaperture alla normalità da parte del Governo nazionale già dalla Primavera scorsa, sarà possibile riveder affluire tra le strade del paese, come da tradizione, nella terza Domenica d’Agosto, che cade di domani. 

E’ la Madonna alla quale si ricorre d’istinto, quando si è nel vivo d’un pericolo, oppure si vuole scongiurarlo allorché si presenti. E’ la Madonna tra le cui braccia più volentieri si cerca rifugio nei momenti di sofferenza, o per cercar quel divino conforto che possa addolcire il cammino della vita quando si faccia particolarmente aspro. E’ la Madonna che fa da maggior richiamo se si voglia invocare una grazia particolare, sempre sicuri di un’intercessione efficace e potente, sempre certi di un ascolto vero e attento. 

Una Madonna, questa del Buoncammino, che, pure durante le trascorse parentesi agostane di pandemia dominante, in grazia dell’illuminato volere del Vescovo della Diocesi, S.E. Monsignor Giovanni Ricchiuti, non ha lesinato la propria presenza all’interno della cinta civica, attraverso il rito della “Peregrinatio” per le tredici parrocchie del paese. Proprio come si conviene ad una madre che non abbandona i propri figliuoli soprattutto quando versano in difficoltà. Proprio come accade quando si supplica l’autorevolezza di un’antica matriarca, affinché la famiglia non resti in balìa di morbi misteriosi. Salutato con entusiasmo dai componenti dell’Associazione “Madonna ss.ma del Buoncammino”, il ritorno dei fasti legati all’ingresso della Venerata Immagine dentro l’urbe, issata sul consueto carro trionfale mosso da buoi lucani, con ali di cavallerizze e cavalieri a precederla lungo il tragitto verso la Cattedrale, sembrerebbe di buon auspicio anche per le prossime edizioni, che si sperano al riparo da nuovi impedimenti, uno sopra tutti la guerra in corso, solo fino ad ora localizzata in territorio ucraino. 

“C’è tanta euforia per l’arrivo della Madonna in città” - conferma Damiano Giaconelli, Presidente dell’Associazione - “dopo la pandemia, la gente non ne vede l’ora. E noi stessi dell’Associazione siamo in ansia, perché vogliamo solo il meglio per la riuscita della Festa. Non è un caso che, alla testa del Corteo, sia stata prevista la presenza di rievocatori d’epoca a cura dell’Associazione culturale altamurana “Algramà”, col proposito di valorizzare l’originaria edicola votiva e l’idea stessa del percorso che, partendo da questa, un tempo, veniva seguito dai mercanti dopo un’intensa preghiera di affidamento. La nostra soddisfazione, dunque, è grande, ma pure per i tanti sostegni che sono arrivati con entusiasmo dalla gente coinvolta nell’organizzazione, un segno evidente di come la fede si sia conservata intatta, malgrado il periodo di sospensione dovuto all’emergenza sanitaria”.​ 

“La Festa in onore di Maria ss.ma del Buoncammino” - è, invece, il commento di Padre Giacomo Paris, Rettore monfortano del Santuario dove la Madonna tiene residenza - “torna ad essere celebrata secondo la tradizione. È certamente un segnale positivo, perché dice che la pandemia da Covid 19, pur non essendo ancora completamente superata, non è più d’ostacolo alla quotidianità della nostra vita. Io credo che la Festa, come vissuta nei due anni di pandemia (pellegrinaggio in tutte le parrocchie della città), sia stata un'esperienza positiva, soprattutto per la crescita spirituale. 

Prova ne sia il coinvolgimento di tantissima gente in ogni parrocchia, e la ricchezza di fantasia dei parroci nel trovare il modo migliore per valorizzare la presenza della statua di Maria ss.ma del Buoncammino. Certamente, la Festa tradizionale offre molto spazio all'esteriorità e al folklore, che non sono necessariamente cose negative. Io credo che si possa conservare, o addirittura far crescere, la dimensione spirituale della Festa, arricchendola con una preparazione di quindici Sabati, come facciamo da qualche anno, e curando i momenti celebrativi (Messe e Processioni). Non è facile, ma è possibile!”.

E, per l’indomani, agli auspici di Padre Paris, che sembrano giungere di monito a tenere sempre ferma quell’autenticità di fede che, prima di tutto, deve sostanziare ogni forma di devozione alla Madonna del Buoncammino, paiono accompagnarsi segnali d’una eccitazione spirituale febbrile e rinascente, percepibile non solo tra novene, convegni di preghiera e appuntamenti eucaristici già in corso, ma pure tra i semplici di quel gregge di anime che è il corpo della Chiesa del Cristo, quei comuni fedeli che, per cuore, più naturalmente giungono a percepire e a vivere il segnale della speranza proveniente da questa speciale Madre di Dio.