La Madonna del Buoncammino - foto: Antonio Chiaromonte |
Perché la Maria del Buoncammino, nel comune sentimento popolare, è un divino sole d’amor
materno talmente splendente, che, a pieno titolo, può essere considerata un patrimonio spirituale
dell’intero territorio murgiano, ma pure di ben oltre, se si deve dar conto della varietà di accenti che
si riconoscevano tra la folla che, negli anni precedenti il calvario da coronavirus, usava assieparsi ai
lati delle fila della Cavalcata. Folla che, nelle aspettative più fondate, dopo le riaperture alla
normalità da parte del Governo nazionale già dalla Primavera scorsa, sarà possibile riveder affluire
tra le strade del paese, come da tradizione, nella terza Domenica d’Agosto, che cade di domani.
E’ la Madonna alla quale si ricorre d’istinto, quando si è nel vivo d’un pericolo, oppure si vuole
scongiurarlo allorché si presenti. E’ la Madonna tra le cui braccia più volentieri si cerca rifugio nei
momenti di sofferenza, o per cercar quel divino conforto che possa addolcire il cammino della vita
quando si faccia particolarmente aspro. E’ la Madonna che fa da maggior richiamo se si voglia
invocare una grazia particolare, sempre sicuri di un’intercessione efficace e potente, sempre certi di
un ascolto vero e attento.
Una Madonna, questa del Buoncammino, che, pure durante le trascorse parentesi agostane di
pandemia dominante, in grazia dell’illuminato volere del Vescovo della Diocesi, S.E. Monsignor
Giovanni Ricchiuti, non ha lesinato la propria presenza all’interno della cinta civica, attraverso il
rito della “Peregrinatio” per le tredici parrocchie del paese. Proprio come si conviene ad una madre
che non abbandona i propri figliuoli soprattutto quando versano in difficoltà. Proprio come accade
quando si supplica l’autorevolezza di un’antica matriarca, affinché la famiglia non resti in balìa di
morbi misteriosi. Salutato con entusiasmo dai componenti dell’Associazione “Madonna ss.ma del Buoncammino”, il
ritorno dei fasti legati all’ingresso della Venerata Immagine dentro l’urbe, issata sul consueto carro
trionfale mosso da buoi lucani, con ali di cavallerizze e cavalieri a precederla lungo il tragitto verso
la Cattedrale, sembrerebbe di buon auspicio anche per le prossime edizioni, che si sperano al riparo
da nuovi impedimenti, uno sopra tutti la guerra in corso, solo fino ad ora localizzata in territorio
ucraino.
“C’è tanta euforia per l’arrivo della Madonna in città” - conferma Damiano Giaconelli, Presidente
dell’Associazione - “dopo la pandemia, la gente non ne vede l’ora. E noi stessi dell’Associazione
siamo in ansia, perché vogliamo solo il meglio per la riuscita della Festa. Non è un caso che, alla
testa del Corteo, sia stata prevista la presenza di rievocatori d’epoca a cura dell’Associazione
culturale altamurana “Algramà”, col proposito di valorizzare l’originaria edicola votiva e l’idea
stessa del percorso che, partendo da questa, un tempo, veniva seguito dai mercanti dopo un’intensa
preghiera di affidamento. La nostra soddisfazione, dunque, è grande, ma pure per i tanti sostegni
che sono arrivati con entusiasmo dalla gente coinvolta nell’organizzazione, un segno evidente di
come la fede si sia conservata intatta, malgrado il periodo di sospensione dovuto all’emergenza
sanitaria”.
“La Festa in onore di Maria ss.ma del Buoncammino” - è, invece, il commento di Padre Giacomo
Paris, Rettore monfortano del Santuario dove la Madonna tiene residenza - “torna ad essere
celebrata secondo la tradizione. È certamente un segnale positivo, perché dice che la pandemia da
Covid 19, pur non essendo ancora completamente superata, non è più d’ostacolo alla quotidianità
della nostra vita. Io credo che la Festa, come vissuta nei due anni di pandemia (pellegrinaggio in
tutte le parrocchie della città), sia stata un'esperienza positiva, soprattutto per la crescita spirituale.
Prova ne sia il coinvolgimento di tantissima gente in ogni parrocchia, e la ricchezza di fantasia dei
parroci nel trovare il modo migliore per valorizzare la presenza della statua di Maria ss.ma del
Buoncammino. Certamente, la Festa tradizionale offre molto spazio all'esteriorità e al folklore, che
non sono necessariamente cose negative. Io credo che si possa conservare, o addirittura far crescere,
la dimensione spirituale della Festa, arricchendola con una preparazione di quindici Sabati, come
facciamo da qualche anno, e curando i momenti celebrativi (Messe e Processioni). Non è facile, ma
è possibile!”.
E, per l’indomani, agli auspici di Padre Paris, che sembrano giungere di monito a tenere sempre
ferma quell’autenticità di fede che, prima di tutto, deve sostanziare ogni forma di devozione alla
Madonna del Buoncammino, paiono accompagnarsi segnali d’una eccitazione spirituale febbrile e
rinascente, percepibile non solo tra novene, convegni di preghiera e appuntamenti eucaristici già in
corso, ma pure tra i semplici di quel gregge di anime che è il corpo della Chiesa del Cristo, quei
comuni fedeli che, per cuore, più naturalmente giungono a percepire e a vivere il segnale della
speranza proveniente da questa speciale Madre di Dio.