NICOLA ZUCCARO - Palermo, venerdì 3 settembre 1982. Alle ore 21:15, l'A112 sulla quale viaggiava Carlo Alberto Dalla Chiesa, e guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, fu affiancata in via Isidoro Carini a Palermo da una BMW, dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov A-47, che uccisero lui e la sua seconda consorte.
Nello stesso istante, l'auto con a bordo l'autista e agente di scorta Domenico Russo che seguiva l'A112 fu affiancata da una motocicletta, dalla quale partì un'altra raffica di mitra che ferì Russo. Il poliziotto morì 12 giorni dopo in ospedale a Palermo.
Carlo Alberto Dalla Chiesa, con un passato di Generale nell'Arma dei Carabinieri e posto contemporaneamente in congedo dalla stessa il 30 aprile 1982, fu nominato prefetto di Palermo il 6 aprile 1982 con poteri speciali dal Consiglio dei Ministri e inviato nel capoluogo siciliano per fronteggiare l'escalation dell'organizzazione Cosa Nostra, autrice dell'uccisione che provocò un lutto per l'Italia ed in particolare per Bari.
Nel 1943, a seguito di suo padre Romano, assegnato al comando della locale legione dell'Arma, Dalla Chiesa conseguì la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Bari. Nel capoluogo pugliese, Dalla Chiesa tornò nel 1944 per comandare una tenenza dei Comandi Carabinieri.
Durante la sua seconda permanenza barese, frequentando alcune lezioni tenute da Aldo Moro, il giovane tenente riuscì a conseguire anche la laurea in Scienze Politiche. Sempre a Bari, fra il 1943 e gli inizi del 1945, presso la Caserma dei Carabinieri in lungomare Nazario Sauro - come recentemente rivelato da sua figlia Rita - Carlo Alberto Dalla Chiesa conobbe Dora Fabbo divenuta sua prima moglie con il matrimonio celebrato a Firenze nel 1946 e deceduta il 19 febbraio 1978 all'età di 52 anni per infarto.
Quarant'anni dopo il suo assassinio, una strada a lui intitolata e ubicata nel tratto che collega via Giulio Petroni alla frazione di Carbonara, testimonia il legame che Carlo Alberto Dalla Chiesa ebbe con la città di Bari.