A Bisceglie il 'Premio internazionale duchessa Lucrezia Borgia'
BISCEGLIE (BT) - Un ponte ideale nel segno della cultura e della scienza lega a filo doppio le città di Bisceglie e Ferrara nel nome della duchessa Lucrezia Borgia. Si svolgerà nel settecentesco Seminario arcivescovile diocesano ‘Don Pasquale Uva’ di Bisceglie (BT), domenica 2 ottobre dalle ore 18,00, la cerimonia di conferimento del ‘Premio Internazionale Lucrezia Borgia’. Il riconoscimento trae ragione dalla fratellanza delle due città in nome della nobildonna e si rinnova di edizione in edizione, assumendo sempre più importanza. Negli anni il prestigioso premio è stato assegnato a personalità che, con la loro professione e l'impegno sociale, hanno raggiunto traguardi significativi in ambito culturale e scientifico, tra cui eccellenze di fama internazionale come il prof. Umberto Tirelli, oncologo e scienziato, e il Maestro Marco Misciagna, Gold Medalist Kiev Opera Theatre.
L’evento, ideato e organizzato dall’associazione culturale “Osservatorio Nazionale Duchessa Lucrezia Borgia di Bisceglie”, rappresentata dal presidente Antonio Speranza, gode dei patrocini di Regione Puglia, Provincia Barletta Andria Trani, Comune di Ferrara, Comune di Bisceglie e Archeoclub d’Italia, con la media partner di MediaserTv di Pontedera.
Lucrezia Borgia (Subiaco, 18 aprile 1480 – Ferrara, 24 giugno 1519) è una figura controversa del Rinascimento italiano, vittima di una spietata storiografia ottocentesca - oggi diremmo di "fake news" - che l'ha disegnata come macchiavellica e senza scrupoli. Figlia illegittima di papa Alessandro VI Borgia, è stata duchessa di Bisceglie in quanto moglie del duca Alfonso d’Aragona, figlio del re Alfonso II di Napoli, sposato il 21 luglio 1498. Vedova di Alfonso, ucciso nel 1500, su ordine del fratello di lei Cesare Borgia, fu madre di Rodrigo, anch’egli duca di Bisceglie. Lucrezia sposò nel 1501 Alfonso I d’Este, figlio di Ercole. Fu, questa volta, un matrimonio felice e Lucrezia bene si acclimatò nella corte di Ferrara di cui, appunto, fu duchessa dopo la morte del suocero Ercole. Perfetta castellana rinascimentale, acquistò la fama di abile politica e accorta diplomatica, tanto che il marito Alfonso d’Este arrivò ad affidarle la conduzione politica e amministrativa del ducato quando doveva assentarsi da Ferrara. Fu anche una attiva mecenate, accogliendo a corte poeti e umanisti celebri come Ludovico Ariosto, Pietro Bembo, Gian Giorgio Trissino e Ercole Strozzi. Morì di febbre puerperale il 24 giugno 1519 a Ferrara. Nonostante la leggenda nera, Lucrezia morì cristianamente da terziaria francescana e portatrice di cilicio.
Il premio internazionale si ispira proprio al mecenatismo di Lucrezia, quella capacità di attrarre nel suo nobile entourage artisti, scienziati e letterati e di creare a corte un clima di fervore intellettuale unico, fonte di prestigio per il casato. Il legame fra Bisceglie e Ferrara è sugellato dal titolo nobiliare di Lucrezia che fu appunto duchessa di Bisceglie e poi di Ferrara. In realtà la nobildonna non fu mai presente a Bisceglie, ma ebbe a cuore la cittadina adriatica. Una leggenda priva di consistenza la vede protagonista nell’invenzione del dolce “Il Sospiro” a lei dedicato dai biscegliesi in occasione di un matrimonio mai celebrato in città.
In questa edizione 2022 verrà premiato con l’Alto Riconoscimento alla Cultura e alla Scienza Duchessa Lucrezia Borgia per meriti scientifici il professor Angelo Vescovi, biologo e neurofarmacologo italiano. Lo scienziato, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza, ha svolto importanti studi sulle “nuove frontiere della medicina come le cellule staminali e la medicina rigenerativa”. Dialogherà col professor Vescovi il dottor Tommaso Fontana, noto infettivologo, già direttore sanitario dell’ospedale di Bisceglie e primario del reparto infettivi dell’ospedale di Bisceglie.
Durante la serata, presentata dalla giornalista Annamaria Natalicchio, interverrà il sindaco Angelantonio Angarano, che sugellerà il legame tra le due cittadine, accogliendo i saluti del primo cittadino della città di Ferrara, Alan Fabbri, e quelli dell’assessore alla cultura, Marco Gulinelli. A fare da madrina la scrittrice, pittrice e sceneggiatrice Maria Giuseppina Pagnotta, vincitrice di numerosi premi internazionali nei campi della cultura e dell’arte.
L’evento, ideato e organizzato dall’associazione culturale “Osservatorio Nazionale Duchessa Lucrezia Borgia di Bisceglie”, rappresentata dal presidente Antonio Speranza, gode dei patrocini di Regione Puglia, Provincia Barletta Andria Trani, Comune di Ferrara, Comune di Bisceglie e Archeoclub d’Italia, con la media partner di MediaserTv di Pontedera.
Lucrezia Borgia (Subiaco, 18 aprile 1480 – Ferrara, 24 giugno 1519) è una figura controversa del Rinascimento italiano, vittima di una spietata storiografia ottocentesca - oggi diremmo di "fake news" - che l'ha disegnata come macchiavellica e senza scrupoli. Figlia illegittima di papa Alessandro VI Borgia, è stata duchessa di Bisceglie in quanto moglie del duca Alfonso d’Aragona, figlio del re Alfonso II di Napoli, sposato il 21 luglio 1498. Vedova di Alfonso, ucciso nel 1500, su ordine del fratello di lei Cesare Borgia, fu madre di Rodrigo, anch’egli duca di Bisceglie. Lucrezia sposò nel 1501 Alfonso I d’Este, figlio di Ercole. Fu, questa volta, un matrimonio felice e Lucrezia bene si acclimatò nella corte di Ferrara di cui, appunto, fu duchessa dopo la morte del suocero Ercole. Perfetta castellana rinascimentale, acquistò la fama di abile politica e accorta diplomatica, tanto che il marito Alfonso d’Este arrivò ad affidarle la conduzione politica e amministrativa del ducato quando doveva assentarsi da Ferrara. Fu anche una attiva mecenate, accogliendo a corte poeti e umanisti celebri come Ludovico Ariosto, Pietro Bembo, Gian Giorgio Trissino e Ercole Strozzi. Morì di febbre puerperale il 24 giugno 1519 a Ferrara. Nonostante la leggenda nera, Lucrezia morì cristianamente da terziaria francescana e portatrice di cilicio.
Il premio internazionale si ispira proprio al mecenatismo di Lucrezia, quella capacità di attrarre nel suo nobile entourage artisti, scienziati e letterati e di creare a corte un clima di fervore intellettuale unico, fonte di prestigio per il casato. Il legame fra Bisceglie e Ferrara è sugellato dal titolo nobiliare di Lucrezia che fu appunto duchessa di Bisceglie e poi di Ferrara. In realtà la nobildonna non fu mai presente a Bisceglie, ma ebbe a cuore la cittadina adriatica. Una leggenda priva di consistenza la vede protagonista nell’invenzione del dolce “Il Sospiro” a lei dedicato dai biscegliesi in occasione di un matrimonio mai celebrato in città.
In questa edizione 2022 verrà premiato con l’Alto Riconoscimento alla Cultura e alla Scienza Duchessa Lucrezia Borgia per meriti scientifici il professor Angelo Vescovi, biologo e neurofarmacologo italiano. Lo scienziato, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza, ha svolto importanti studi sulle “nuove frontiere della medicina come le cellule staminali e la medicina rigenerativa”. Dialogherà col professor Vescovi il dottor Tommaso Fontana, noto infettivologo, già direttore sanitario dell’ospedale di Bisceglie e primario del reparto infettivi dell’ospedale di Bisceglie.
Durante la serata, presentata dalla giornalista Annamaria Natalicchio, interverrà il sindaco Angelantonio Angarano, che sugellerà il legame tra le due cittadine, accogliendo i saluti del primo cittadino della città di Ferrara, Alan Fabbri, e quelli dell’assessore alla cultura, Marco Gulinelli. A fare da madrina la scrittrice, pittrice e sceneggiatrice Maria Giuseppina Pagnotta, vincitrice di numerosi premi internazionali nei campi della cultura e dell’arte.