CANOSA (BT) - Torna la paura a Canosa, nella Bat. “Alcune notti fa, a pochi metri dall’ingresso del Commissariato di Canosa di Puglia, due autovetture regolarmente parcheggiate, sono rimaste distrutte dalle fiamme. Non è chiaro se la combustione sia avvenuta per difetti elettrici sulle vetture, o se vi sia stata la volontà di qualcuno nell’appiccare l’incendio. Una cosa è certa: l’incendio c’è stato”. Così in una nota il Sindacato autonomo di Polizia Bat.
“Questa Organizzazione Sindacale - prosegue la nota del SAP -, non vuole entrare nel merito delle indagini che si stanno svolgendo, ma volendo pensare alla sola ipotesi che l’incendio sia stato di natura dolosa, rabbrividisce al sol fatto che la delinquenza continua a schernire le Istituzioni, dimostrando di non aver paura nell’incendiare due auto proprio a pochi metri dalla porta di accesso al Commissariato – si legge nella nota -. È ancora presente il ricordo di due anni orsono, quando nella parte interna del Commissariato, nella zona del parcheggio delle auto, ci fu l’esplosione di una bomba. Lo Stato ancora una volta è stato sbeffeggiato“.
“La prepotenza di questi individui riesce a superare il grande lavoro che poco più di trenta poliziotti riescono a realizzare in un Commissariato, come quello di Canosa, dove vicende delittuose sono all’ordine del giorno e dove queste poche unità, pur con notevole sforzo, continuano a dare, nel tempo, lodevoli risultati. La situazione, però, se non ci sarà una netta presa di posizione potrebbe terminare in una resa delle armi. Il SAP è più che mai convinto che solo con un’interazione di tutte le Forze Istituzionali sarà possibile sopperire alla continua diminuzione degli uomini che fra qualche anno andranno in quiescenza, intervenendo con un sostanzioso Piano Marshall di invio di uomini e mezzi. Nel frattempo, la sicurezza del Commissariato e degli uomini che ci vivono, può essere aumentata con un’illuminazione più efficiente ed efficace della zona, ausiliata da sistemi di video sorveglianza più ad ampio raggio, in modo da poter allargare il campo di visione, attualmente limitato e presente nel Commissariato” conclude SAP.
“Questa Organizzazione Sindacale - prosegue la nota del SAP -, non vuole entrare nel merito delle indagini che si stanno svolgendo, ma volendo pensare alla sola ipotesi che l’incendio sia stato di natura dolosa, rabbrividisce al sol fatto che la delinquenza continua a schernire le Istituzioni, dimostrando di non aver paura nell’incendiare due auto proprio a pochi metri dalla porta di accesso al Commissariato – si legge nella nota -. È ancora presente il ricordo di due anni orsono, quando nella parte interna del Commissariato, nella zona del parcheggio delle auto, ci fu l’esplosione di una bomba. Lo Stato ancora una volta è stato sbeffeggiato“.
“La prepotenza di questi individui riesce a superare il grande lavoro che poco più di trenta poliziotti riescono a realizzare in un Commissariato, come quello di Canosa, dove vicende delittuose sono all’ordine del giorno e dove queste poche unità, pur con notevole sforzo, continuano a dare, nel tempo, lodevoli risultati. La situazione, però, se non ci sarà una netta presa di posizione potrebbe terminare in una resa delle armi. Il SAP è più che mai convinto che solo con un’interazione di tutte le Forze Istituzionali sarà possibile sopperire alla continua diminuzione degli uomini che fra qualche anno andranno in quiescenza, intervenendo con un sostanzioso Piano Marshall di invio di uomini e mezzi. Nel frattempo, la sicurezza del Commissariato e degli uomini che ci vivono, può essere aumentata con un’illuminazione più efficiente ed efficace della zona, ausiliata da sistemi di video sorveglianza più ad ampio raggio, in modo da poter allargare il campo di visione, attualmente limitato e presente nel Commissariato” conclude SAP.