ROMA - E' stato rigettato dalla Cassazione il ricorso contro la condanna alla pena di 26 anni e 6 mesi di reclusione per Antonio Colamonico, imputato per l'omicidio della ex amante Bruna Bovino, estetista italo-brasiliana uccisa il 12 dicembre 2013 a Mola di Bari (Ba).
La condanna e quindi la responsabilità di Colamonico nella commissione del reato divengono dunque definitive.
La vicenda giudiziaria si conclude quindi dopo 8 anni. In primo grado, nel luglio 2015, Colamonico è stato condannato a 25 anni di reclusione. In appello, nel novembre 2018, è stato assolto (e rilasciato dopo circa 4 anni di detenzione) e nel processo bis è stato riconosciuto colpevole di omicidio volontario e incendio doloso e condannato.
Nelle prossime ore Colamonico dovrà rientrare in carcere per espiare la sentenza confermata nella tarda serata di ieri dai giudici della Cassazione.
La condanna e quindi la responsabilità di Colamonico nella commissione del reato divengono dunque definitive.
La vicenda giudiziaria si conclude quindi dopo 8 anni. In primo grado, nel luglio 2015, Colamonico è stato condannato a 25 anni di reclusione. In appello, nel novembre 2018, è stato assolto (e rilasciato dopo circa 4 anni di detenzione) e nel processo bis è stato riconosciuto colpevole di omicidio volontario e incendio doloso e condannato.
Nelle prossime ore Colamonico dovrà rientrare in carcere per espiare la sentenza confermata nella tarda serata di ieri dai giudici della Cassazione.