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L’esito del ‘referendum farsa’, come è stato soprannominato, non è in dubbio. Mosca sta cercando con ogni mezzo di accertarsi la vittoria e i metodi che utilizza sono ormai sulla bocca di tutti. I soldati russi, armati di mitra, si aggirano di casa in casa per intimidire e costringere i cittadini a votare positivamente in favore della Russia. L’aria che si respira è tutt’altro che democratica, nonostante il Cremlino abbia ribadito che questo tipo di organizzazione è l’unico modo per mantenere l’ordine e garantire la sicurezza.
La Turchia, che non ha riconosciuto l’annessione russa della Crimea nel 2014, non ha intenzione di ritenere valido questo referendum. Lo ha annunciato il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, che ha affermato come il proprio governo non approvi i tentativi di referendum unilaterale che Mosca cerca di imporre al popolo ucraino. Inoltre, Kalin ha aggiunto che la Turchia è completamente dalla parte dell’Ucraina e della sua integrità territoriale.
Il presidente statunitense, Joe Biden, si è già espresso al riguardo dichiarando che questa votazione è una violazione del diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite. In un comunicato dei leader del G7 si legge che il ‘referendum farsa’ non sarà mai approvato, né riconosciuto, e che si stanno già impegnando per imporre sanzioni economiche aggiuntive alla Russia e a chiunque la appoggi.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto messaggio notturno ha fatto appello alla comunità ucraina: “Il mondo reagirà con assoluta giustizia ai falsi referendum, che saranno condannati inequivocabilmente. Ho solo una richiesta per tutta la nostra gente che si trova nei territori temporaneamente occupati: indebolite gli occupanti e nascondetevi dalla mobilitazione russa. Provate a raggiungere il territorio libero ucraino e, se entrate nell’esercito russo, sabotate qualsiasi attività nemica. Fate di tutto per salvare vite umane e aiutateci a liberare l’Ucraina”. (Antonio Bottalico)