LECCE - Nel cuore del Barocco leccese, in uno degli scenari più prestigiosi della città di Lecce, meta da tempo del turismo internazionale, di fronte all’incantevole facciata del Palazzo dei Celestini e della Chiesa di Santa Croce, si inaugura domenica 25 settembre a partire dalle ore 19.00 il primo Caffè d’arte della Città, la “Cafferia Benarte”. Come in ogni città d’arte, il Caffè Florian a Venezia, il Gran Caffè Gambrinus a Napoli o il Caffè Greco a Roma, non poteva mancare a Lecce, città ricca di arte e cultura, un luogo di ritrovo all’insegna della bellezza.
La Cafferia Benarte nasce nell’ambito di un progetto di ampio respiro che la Benarte Srl, impegnata nella divulgazione dell’arte e della cultura, attraverso eventi culturali, presentazioni di libri, mostre di dipinti antichi e moderni, porta avanti avvalendosi della maturata esperienza e della passione del suo socio fondatore Luciano Treggiari, nato a Lecce, città in cui vive e lavora, attento collezionista ed esperto d’arte; una passione che lo vede da oltre trent’anni dedicare il suo tempo e le sue fatiche all’acquisizione e allo studio di dipinti antichi e di oggetti d’arte tra i più rari e ricercati.
Treggiari, noto anche nel mondo musicale come membro della band salentina gli “Abash”, nonchè per le sue imprese nel mondo del Surf, ritorna dopo la memorabile esperienza del “Candle” locale di punta negli anni novanta a Lecce, a scommettere su una nuova esperienza nell’ambito del food e del drink . La Cafferia si propone come luogo di ritrovo degli amanti del bello e dell’arte, che si respira non solo al suo interno ma anche all’esterno, grazie al patrimonio che la città di Lecce detiene orgogliosa del suo passato glorioso.
Sorseggiare un buon caffè, tra le migliori miscele prodotte da una delle più note aziende produttrici di caffè del Salento, o un drink seduti nel centro pulsante della città antica, dove mani e menti sapienti hanno saputo ricamare sulla tenera e luminosa pietra della nostra terra pagine di arte che, quasi in una scrittura indecifrabile, raccontano la meraviglia del creato in un’ epoca in cui l’uomo indagava l’infinito aspirando all’eterno. Il sogno di una bellezza senza tempo è lo spirito che anima la Cafferia, qui la vista ed il gusto si esaltano a vicenda. Uno spazio per un ritorno alla convivialità attraverso l’arte, tra dipinti che raccontano storie e culture di popoli dal cui incontro l’arte si nutre di eterna bellezza.
Fare colazione, un brunch, un aperitivo ammirando un bancone da bar cinquecentesco, ricavato dagli arredi di un’antica sacrestia, mentre lo sguardo si sofferma sulla lucentezza degli ori che dominano l’interno della Cafferia, o sulla scultura bronzea di Ebe, la coppiera degli dei, opera ottocentesca della Fonderia Artistica Chiurazzi di Napoli, o incuriositi da una delle prime rappresentazioni pittoriche di un servizio di tazze da caffè raffigurato nel seicentesco dipinto fiammingo di Jan Van Houbraken, quando il caffè, importato dalle Americhe, inizia a diffondersi come bevanda in Europa, o ancora ammirando il notevole dipinto di Gerrit Van Honthorst che ritrae un “Suonatore di violino che brinda” accompagnati dalle note del violinista leccese Francesco del Prete che in occasione della serata inaugurale si esibirà con la sua arte.
Sorseggiare un buon caffè, tra le migliori miscele prodotte da una delle più note aziende produttrici di caffè del Salento, o un drink seduti nel centro pulsante della città antica, dove mani e menti sapienti hanno saputo ricamare sulla tenera e luminosa pietra della nostra terra pagine di arte che, quasi in una scrittura indecifrabile, raccontano la meraviglia del creato in un’ epoca in cui l’uomo indagava l’infinito aspirando all’eterno. Il sogno di una bellezza senza tempo è lo spirito che anima la Cafferia, qui la vista ed il gusto si esaltano a vicenda. Uno spazio per un ritorno alla convivialità attraverso l’arte, tra dipinti che raccontano storie e culture di popoli dal cui incontro l’arte si nutre di eterna bellezza.
Fare colazione, un brunch, un aperitivo ammirando un bancone da bar cinquecentesco, ricavato dagli arredi di un’antica sacrestia, mentre lo sguardo si sofferma sulla lucentezza degli ori che dominano l’interno della Cafferia, o sulla scultura bronzea di Ebe, la coppiera degli dei, opera ottocentesca della Fonderia Artistica Chiurazzi di Napoli, o incuriositi da una delle prime rappresentazioni pittoriche di un servizio di tazze da caffè raffigurato nel seicentesco dipinto fiammingo di Jan Van Houbraken, quando il caffè, importato dalle Americhe, inizia a diffondersi come bevanda in Europa, o ancora ammirando il notevole dipinto di Gerrit Van Honthorst che ritrae un “Suonatore di violino che brinda” accompagnati dalle note del violinista leccese Francesco del Prete che in occasione della serata inaugurale si esibirà con la sua arte.
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