Immediatamente viene avvisata la pattuglia più vicina e alle 12 i due ladri vengono rintracciati e fermati all’angolo tra corso Buenos Aires e via Plinio.
Hanno con sé diverse buste di negozi traboccanti di vestiti, profumi e accessori di lusso: merce appena acquistata visto che nelle immagini dell’impianto di videosorveglianza della metropolitana non ce n’era traccia. Al controllo del contenuto, risulta chiaro agli agenti che il valore degli oggetti è sproporzionato rispetto alle apparenti possibilità economiche e all’età dei due ragazzi.
C.R. (20 anni) e M.F. (17 anni), entrambi di nazionalità rumena, hanno una carta di debito e un biglietto da visita intestati alla vittima del furto di poco prima, e 500 euro in contanti frutto di un prelievo effettuato alle 11.12 presso uno sportello bancario della Galleria Buenos Aires 15, a pochi passi dall'uscita della stazione dove era avvenuto lo scippo.
Tre i negozi visitati dai ragazzi in corso Buenos Aires: quattro operazioni, rispettivamente da 400, due da 684 e una da 801 euro, per l’acquisto di occhiali da sole di marca; quattro in profumeria da 140, 135, 155 e 166 euro; due operazioni in un negozio di abbigliamento per 185 e 255 euro. Spesa totale oltre 3.600 euro.
Il personale dei negozi conferma l’identità dei due ragazzi e in uno dei negozi la Polizia locale ha anche la possibilità di visionare le telecamere mentre viene usata la carta di credito rubata.
I due indagati, colti in flagranza vista la prossimità temporale tra il furto, l’ultima transazione avvenuta alle 11.59 e il momento in cui gli agenti della Polizia locale li hanno rintracciati, vengono accusati in concorso di possesso e utilizzo indebito di carta di credito, furto con le aggravanti della destrezza all’interno delle infrastrutture d’accesso alla metropolitana e approfittando della minorata difesa in relazione all’età e alle condizioni fisiche della vittima, creando allo stesso un danno patrimoniale rilevante per un valore totale di circa 4.100 euro - tra contante e merce acquistata con la carta di credito rubata.
Gli indagati risultano gravati di numerosi precedenti specifici: C.R. è stato arrestato e successivamente rilasciato con divieto di dimora nel territorio della Regione Lombardia, mentre M.F. è stato indagato a piede libero data la minore età .