MONOPOLI - Per il settimo anno consecutivo Monopoli torna a trasformarsi in un museo a cielo aperto grazie a PhEST - See Beyond the Sea, festival internazionale di fotografia e arte che è ormai uno degli appuntamenti fissi e più importanti in Puglia.
Tema centrale di questa settima edizione, proposta dal direttore artistico Giovanni Troilo e dalla curatrice fotografica Arianna Rinaldo, è FUTURO, per evocare l’interconnessione tra differenti piani temporali immaginando un’epoca dominata dall’Intelligenza Artificiale e dagli algoritmi. Oltre 30 esposizioni di alcuni tra i più quotati artisti di diverse nazionalità: Olanda, Inghilterra, USA, India, Turchia, Germania, Ucraina, Russia, Belgio, e altri. E ben 3 residenze artistiche con artisti di fama internazionale dedicate al territorio.
L’intera programmazione, gli artisti e gli eventi di questa edizione saranno presentati in conferenza stampa martedì 6 settembre alle 11.00 nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Monopoli.
Parteciperanno: Aldo Patruno, Direttore Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio presso Regione Puglia; prof. Stefano Bronzini, Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Giovanni Troilo, direttore artistico di PhEST; Arianna Rinaldo, curatrice fotografica di PhEST; Cinzia Negherbon, project manager di PhEST; Luigi Tosches, commissario ASP Romanelli Palmieri; Alessandro Cracolici per la residenza d’artista sull’arte generativa e Sam Youkilis + Piero Percoco per la residenza d’artista social “Live from Monopoli”.
PhEST - See Beyond the Sea è prodotto e promosso dall’associazione culturale PhEST, con il sostegno di Regione Puglia - POC PUGLIA 2014-2020 – Azione 6.8: “Palinsesto Pugliapromozione - Teatro Pubblico Pugliese: Puglia autentica meraviglia" Annualità 2022, del Comune di Monopoli - Assessorati alla Cultura e al Turismo e dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Festival internazionale di fotografia e arte, nato nel 2016 a Monopoli in Puglia, PhEST è fotografia, cinema, musica, arte, contaminazioni dal Mediterraneo. Un modo per restituire voce propria alle mille identità che compongono il mare in mezzo alle terre, ridefinendo un nuovo immaginario.