NICOLA ZUCCARO - Piazze piene, urne vuote? La risposta a questa domanda arriverà dopo le 23 di domenica 25 settembre 2022 quando, con l'inizio del voto fissato per le ore 7, 51 milioni di italiani saranno chiamati per eleggere i membri del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
Una risposta che, alla luce dell'astensionismo quantificato al 40%, non sarebbe solo motivata dal disprezzo espresso dagli elettori italici nei confronti dei discorsi e/o delle proposte formulate dai politici ma anche dalla decisione di disertare i seggi pur di non sbagliare la propria preferenza per quella lista o per quel candidato del collegio uninominale.
Ma c'è di più. L'astensione è anche motivata dall'applicazione del Rosatellum che, come hanno confermato le Politiche del 2018, non garantirebbe la maggioranza ampia in entrambe le camere e la maggioranza autosufficiente per una legislatura che duri fino alla scadenza naturale del suo mandato. E allora se il problema sta nella Legge elettorale, ben venga l'astensionismo, purchè sia sostituita da una legge chiara e semplice che garantisca anche e, soprattutto, la governabilità dell'Italia.
Ma c'è di più. L'astensione è anche motivata dall'applicazione del Rosatellum che, come hanno confermato le Politiche del 2018, non garantirebbe la maggioranza ampia in entrambe le camere e la maggioranza autosufficiente per una legislatura che duri fino alla scadenza naturale del suo mandato. E allora se il problema sta nella Legge elettorale, ben venga l'astensionismo, purchè sia sostituita da una legge chiara e semplice che garantisca anche e, soprattutto, la governabilità dell'Italia.