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Tra gli indagati anche due dipendenti della Motorizzazione che rispondono di accesso abusivo al sistema informatico. In qualità di operatori muniti delle credenziali di accesso al sistema protetto, avrebbero fatto accesso alla banca dati per ricavare dati anagrafici e residenza degli intestatari dei veicoli.
Il gruppo criminale era composto anche da malviventi specializzati nel furto di auto. Perpetrati furti anche in tutta la provincia di Bari. Le auto sarebbero state poi ricettate e riciclate attraverso la soppressione dei dati identificativi originali. Le autovetture rubate venivano messe sul commercio. una volta trasferiti i dati identificativi di altri veicoli incidentati o malandati.