San Michele Arcangelo, al via la festa popolare

BITETTO (BA) - Domani (Oggi) Torna la festa di San Michele Arcangelo. E’ la terza festa patronale in ordine di grado e di importanza. A San Michele patrono della città di Bitetto il Sindaco affida le chiavi del paese. A San Michele è intitolata e dedicata la Cattedrale, sede dell’antica diocesi di Bitetto (soppressa nel 1818), uno splendido monumento sacro romanico-angioino che racconta sette secoli di storia con la sua imponente facciata in pietra che racchiude come in uno scrigno di arte e di fede il magnifico rosone e l’imponente portale.

“Il culto di San Michele - spiega Don Mimmo Castellano, parroco della Città - accompagna la storia di Bitetto fin dagli albori. I Longobardi e in seguito gli Svevi hanno portato in questa terra il culto dell’angelo guerriero difensore di Dio e del suo Popolo, legando Bitetto al santuario del Gargano. Per tutto il secondo millennio i bitettesi hanno onorato il Santo Patrono con pellegrinaggi alla “montagna dell’Arcangelo” città che poi prese il nome di Monte Sant’Angelo. Tanto importante, quindi, la presenza bitettese presso il santuario del Gargano che alla fine del XIX secolo i padri benedettini allora custodi del tempio michelitico adottarono come inno ufficiale del Culto di San Michele del Gargano lo stesso inno composto e cantato dai pellegrini bitettesi”.
La Cattedrale di Bitetto ha due opere d’arte di notevole interesse storico-artistico che dà lustro alla devozione a San Michele: la pala d’altare raffigurante San Michele che da guerriero divino che sconfigge Satana ai suoi piedi, tra San Pietro e San Paolo, sormontato dall’Assunta nella gloria degli angeli - opera questa di Carlo Rosa datata 1656 - commissionata dall’allora vescovo di Bitetto Mons. Francesco Gaeta di Salerno (vescovo dal 1653 al 1669); la statua processionale di argento, opera dell’argentiere napoletano della corte borbonica, il console Andrea De Blasio che forgiò l’opera d’arte nel 1717 commissionata dall’allora vescovo di Bitetto Mons. Onofrio Odierna (vescovo dal 1684 al 1717). Ininterrottamente per 302 anni l’immagine d’argento del nostro San Michele ha percorso processionalmente le vie di Bitetto il 30 e 31 settembre. “La pandemia - conclude Don Mimmo - ha interrotto questo consuetudine, ma non ha impedito ai bitettesi tra il 2020 e il 2021 di venire in processione dalle loro case verso la cattedrale dove era esposto alla pubblica venerazione il prezioso simulacro. Finalmente domani e dopo domani, San Michele ritorna a percorrere in processione le strade di Bitetto per assicurare la sua protezione e garantire il suo potente patrocinio a favore del popolo fedele. Il Comitato Feste Patronali ha preparato con cura e tanto tanto entusiasmo questi prossimi giorni di festa”. Oltre le manifestazioni religiose che si compiranno secondo la tradizione, sono previsti momenti di festa e di distensione. Ad animare la serata di venerdì 30 ci saranno i Dik Dik in concerto.

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